Città più inclusiva, si lavora al nuovo Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche

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In Commissione presentato il percorso che sta impegnando il Comune nella stesura del Peba

“Occasione per promuovere un cambiamento che renda davvero la nostra città più vivibile ed inclusiva”

LECCO – Il PEBA (Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche) del Comune di Lecco al centro della commissione che si è svolta la scorsa settimana. Il Piano è stato presentato nelle sue linee generali dall’assessore all’Ambiente e alla Mobilità Renata Zuffi e dai tecnici che stanno affiancando il Comune in questo percorso, iniziato più di un anno fa.

“Le linee guida regionali del 2021 hanno cambiato la natura del Peba – ha premesso Zuffi – da strumento unicamente ‘tecnico’ per abbattere le barriere architettoniche negli edifici pubblici, rimasto sempre carta morta, è diventato anche uno strumento per promuovere un cambiamento culturale che renda le nostre città davvero più inclusive e accessibili”. L’occasione di avviare questo iter è stata offerta dal finanziamento del Pnrr per il progetto Biblioteca no limits che, avendo tra gli obiettivi proprio la rimozione delle barriere architettoniche in Biblioteca, prevedeva che il Comune avesse un proprio Peba.

Durante la commissione sono intervenuti l’architetto Bottelli (studio DBmLab Architects) e la professoressa Colucci, docente di Urban Design al Politecnico di Milano Polo Territoriale di Lecco.

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Renata Zuffi

“Il lavoro del Peba parte dalla Biblioteca ma in realtà viene sviluppato in accezione più ampia – ha detto l’architetto – stiamo sviluppando un rilievo di tutta la città suddivisa per quartieri, analizzandoli per individuarne criticità e interventi prioritari, con un approfondimento particolare sulla zona 1, relativa al centro città, proprio per via del progetto della Biblioteca”.

La commissione è stata anche occasione per presentare il progetto Vivinclusi: un percorso che si lega profondamente a quello del Peba. “Abbiamo sviluppato un progetto pilota sulla città pubblica inclusiva – ha spiegato la prof.ssa Colucci – il percorso si basa sull’attività di esplorazione e comprensione della città, portato avanti con diverse realtà, per citarne due Artimedia e Casa Orizzonte. Da queste esperienze sono nate le linee progettuali che guideranno poi nella stesura del Peba: per una città più inclusiva, aperta e funzionale”.