Il Panathlon International Lecco in visita all’Human Performance Laboratory del Politecnico

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Il presidente Mauri: “Un orgoglio poter sostenere questa iniziativa”

Panizza ospite d’onore annuncia che punterà a Milano-Cortina 2026 nel bob

LECCO – Ad un anno esatto dalla firma dell’agreement fra il Panathlon International Lecco e il Politecnico di Milano, Polo territoriale di Lecco – a sostegno delle attività dello Human Performance Laboratory attivo nella sede lecchese di Via Previati – i soci del club lecchese sono tornati nel laboratorio impegnato nella ricerca e nella raccolta dati sulle performance sportive.

Iniziativa sostenuta dal club lecchese presieduto da Andrea Mauri: «Per noi – ha detto Mauri – è un orgoglio sostenere questa iniziativa meritoria»

Da quello che era un cantiere dodici mesi fa ora è un vero e proprio laboratorio dove oltre ai vari test valutativi spicca la presenza della “Hexa Lab” un simulatore multi-sport con una pedana soggetta a movimenti e vibrazioni, unica in Italia, già testata da molti atleti lecchesi. Pedana che oscilla con un’intensità diversa in base al proprio movimento, sistema studiato per reagire alla postura della persona e alla forza che essa esercita, per studiare i parametri biomeccanici e per valutare i tempi di reazione.

A fare gli onori di casa ricevendo la delegazione del Panathlon Lecco con in testa il presidente Andrea Mauri, il professor Marco Tarabini responsabile scientifico dello Human Performance Laboratory e Filippo Bertozzi tecnico di laboratorio. Tarabini ha illustrato tutti i macchinari presenti nel laboratorio – comunque in via di ampliamento – rilevando come siano stati effettuati già centinai di test anche su bambini in tenera età.

Presenti tra il pubblico anche, come ospite d’onore, Andrea Panizza il canottiere medaglia d’argento nel “quattro” alle Olimpiadi di Parigi 2024, Alessia Gatti e Andrea Monti della nazionale di skeleton e bob protagonisti della parte conclusiva dell’incontro.

Al temine della visita guidata appuntamento su un tema particolarmente importante come “Sport e Disabilità: tecnologie per migliorare l’inclusione e utilizzo dello sport come pratica riabilitativa” condotto dalla professoressa del Politecnico Manuela Galli e dal dottor Luigi Piccinini dell’IRCCS Medea di Bosisio Parini.

Manuela Galli ha posto l’accento sul tema soprattutto quando ci si trova a dover agire con la pratica riabilitativa su paralisi cerebrali infantili. Per questo svolgono un ruolo fondamentale all’interno del Politecnico. ”Movlab” il Laboratorio di Analisi della Postura e del Movimento nato con lo scopo di definire e organizzare strumenti, protocolli e metodi per studiare il sistema di controllo della postura e del movimento umani e sottoporre a misura e valutazione quantitativa i successi o gli insuccessi di pratiche cliniche. Come pure il già citato Human Performance Laboratory, all’interno di E4SPORT, laboratorio interdipartimentale che comprende competenze in grado di lavorare in maniera sinergica su quattro temi specifici: atleta, attrezzatura, ambiente, società sportive.

Luigi Piccinini ha subito messo in risalto come lo sport sia importante per un bambino con disabilità purché abbia l’effetto sia di inclusione che di integrazione.

Per questo riveste un ruolo importante il progetto “Gift – Engineering for sport for all”, voluto per creare ortesi (particolari supporti) di nuova generazione specifiche per lo sport per i bambini affetti da emiplegia. In parole povere consentire ai bambini con disabilità di fare sport durante le ore scolastiche di educazione fisica. Il progetto Gift si è aggiudicato, tra l’altro, il successo al premio “BeInclusive Sport Awards”.

La prossima sida sarà quella, in occasioni delle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026, di realizzare dei “Giochi” per i bambini del territorio lecchese con disabilità.

Infine, la parte finale con i campioni e subito una notizia importante annunciata da Andrea Panizza: il tentativo di qualificarsi per le Olimpiadi Invernali nella specialità del bob. Una sfida importante a caccia di una medaglia, impresa per ora centrata solo da cinque atleti al Mondo. Panizza ha poi parlato della sua medaglia e dei sacrifici per arrivare a questo importante traguardo e delle emozioni di una Olimpiade anche se per lui era la seconda essendo stato al via delle regate anche di Tokyo 2021. Andrea era accompagnato dal tecnico Antonio Gaddi.

Dal canottaggio agli sport invernali con le testimonianze dei lecchesi Alessia Gatti e Andrea Monti nazionali di skeleton accompagnati dal tecnico Fisi Christian Colombo “complice” di aver portato i due atleti, entrambi con esperienze nel mondo dell’atletica con buoni risultati, sulle piste di ghiaccio.

Alessia (già ostacolista) e Andrea (anche nuotatore e decatleta) hanno raccontato l’emozioni di questa disciplina portando in sala “l’attrezzo del mestiere”, la “slitta”, spiegando come si possano poi raggiungere velocità anche oltre i 130 km/ora. Una passione che poi ha portato i due anche a provare il bob. Anche per Gatti e Monti l’obiettivo, come per Panizza, è quello di poter arrivare un giorno a partecipare ad una Olimpiade invernale.

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