Infortuni sul lavoro. Calano i casi nel Lecchese: -31,31% in un anno

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L’indagine è stata condotta dal Dipartimento sicurezza sul Lavoro della Uil Milano Lombardia

Lecco è sul podio in Lombardia in quanto a calo percentuale rispetto al 2022

LECCO – Sono 1.494 i casi di infortuni sul lavoro denunciati registrati nel Lecchese fra gennaio e maggio 2023, con un -31,31% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (-681, e 2.156 in tutto, in termini assoluti).

A comunicare i dati è la Uil Lario Como-Lecco con lo studio condotto dal Dipartimento sicurezza sul Lavoro della Uil Milano Lombardia sulla base degli Open Data Inail.

A livello nazionale il totale degli infortuni denunciati nel periodo gennaio-maggio 2023 è di 245.857, a gennaio-maggio 2022 erano 323.806 ( -77.949 in valore assoluto nel primo quadrimestre 2023 e – 24,073 in termini percentuali). Mentre in Lombardia il totale degli infortuni denunciati nel periodo gennaio-maggio 2023 è di 47.589, nello stesso periodo del 2022 erano 62.946 ( – 15.357 in valore assoluto e – 24,40 in termini percentuali).  Con Lecco che risulta fra le province “più virtuose”: in quanto a diminuzione percentuale è seconda, subito dopo a Milano che ha avuto un calo del 32,039% (in valore assoluto comunque 15.805 denunce di infortunio nei primi 5 mesi di quest’anno confronto le 23.256 dell’anno scorso).

Le denunce

Su base nazionale ci sono state 199.615 denunce di infortunio di cittadini nati in Italia, di queste 170.700 sono in occasione di lavoro, 28.915 in itinere verso il luogo di lavoro. Sono 8.652 le denunce di cittadini nati in Unione Europea, di queste 7.474 in occasione di lavoro, 1.178 in itinere. 37.586 invece denunce di cittadini nati in Paesi Extracomunitari, di queste 32.056 in occasione di lavoro, 5530 in itinere.

Mentre calano le denunce in costanza di lavoro aumentano quelle in itinere: per i cittadini nati in Italia si passa dalle 27.523 del periodo fra gennaio e maggio 2022 alle 28.915 di quest’anno, per i nati nell’Unione Europea si passa dalle 1.148 alle 1.178 di quest’anno, per i nati in Paesi extraeuropei si passa dalle 4.848 alle 5.530.

Focalizzandosi sui dati su base lombarda: ci sono 36.507 denunce dei cittadini nati in Italia di cui 30.812 in occasione di lavoro e 5.695 in itinere. 1.408 sono invece le denunce dei cittadini nati in Paesi dell’Unione Europea di cui 1.210 in occasione di lavoro e 198 in itinere. 9.674 sono gli infortuni denunciati dai lavoratori nati in Paesi extracomunitari di cui 8.090 in occasione di lavoro e 1.584 in itinere.

In Lombardia sono state 17.176 le denunce sporte dalle lavoratrici donne così suddivise: 13.663 in occasione di lavoro e 3513 in itinere. Per i lavoratori di sesso maschile risultano 30.413 infortuni di cui: 26.449 in occasione di lavoro e 3.964 in itinere.

Gli infortuni sul lavoro che hanno avuto esito mortale

• In Italia si è passati dalle 364 denunce di infortuni con esito mortale del periodo gennaio-aprile 2022 alle 358 di gennaio-aprile 2023 (di cui 271 in occasione di lavoro e 87 in itinere).
• A livello lombardo si è passati dalle 62 denunce di infortunio mortale dello scorso anno alle 72 del 2023 (di cui 57 in occasione di lavoro e 15 in itinere)
Lecco mantiene lo stesso valore dello scorso anno: 0

I dati sulle malattie professionali

• A livello nazionale il totale delle denunce di malattie professionali si attesta a 31346 contro le 25593 dello stesso periodo del 2022
• In Lombardia il totale delle denunce di malattie professionali si attesta a 1706 contro le 1382 dello stesso periodo del 2022
• A Lecco il totale delle denunce è passato dalle 48 del gennaio-maggio 2022 alle 46 di
quest’anno. Lecco, assieme a Sondrio, è l’unica provincia lombarda in cui c’è stata una flessione delle denunce di malattie professionali.

Il commento della Uil

“Dall’analisi degli Open Data Inail appare chiaro come in Lombardia, a differenza della media nazionale che vede una diminuzione del trend, ci sia un aumento rispetto al gennaio-maggio 2022 delle denunce per infortunio mortale. Lecco invece è sul podio in Lombardia in
quanto a calo percentuale rispetto al 2022 con un – 31,31% – è il commento della Uil Lario -. La Uil Lario, ritiene opportuno integrare la tutela assicurativa nei confronti degli studenti che affrontano i percorsi PCTO (alternanza scuola lavoro) con la copertura dell’infortunio in itinere, ritiene che sia opportuno esclusivamente e tassativamente aziende che non abbiano subito sanzioni su salute e sicurezza nel lavoro e che applichino i contratti collettivi nazionali siglati dalle sigle sindacali più rappresentative. E’ necessario quindi che anche le Istituzioni nel loro complesso prendano a cuore questo grave problema e che avviino una svolta culturale e normativa”.