Dopo la sentenza del Tar, in mattinata un incontro tra Regione e direzione scolastica
Riaprono le superiori: lunedì sempre che non si entri in ‘zona rossa’
MILANO / LECCO – All’indomani della sentenza del TAR che ha accolto il ricorso di un comitato di genitori e insegnanti, sospendendo l’ordinanza di Regione Lombardia, non è ancora chiaro se e quando riprenderà l’attività in presenza (al 50%) nelle scuole superiori.
Questa mattina si è svolto un incontro tra i vertici del Pirellone e la direzione scolastica regionale per prendere una decisione in merito alla riapertura degli istituti superiori. La Regione già ieri in serata aveva annunciato un reclamo contro il pronunciamento del TAR.
Da Lecco anche la Prefettura, che nelle scorse settimane ha coordinato la predisposizione del piano per la ripresa dell’attività scolastica (con ingressi e uscite scaglionati e incremento delle corse dei trasporti locali) segue l’evolversi della situazione.
L’ipotesi più probabile è quella di spostare a lunedì l’avvio delle lezioni per garantirne una ripresa più ordinata, anziché già da domani. Un’ulteriore incognita è dovuta al possibile ritorno in “zona rossa” della Lombardia, a fronte del numero di contagi da Covid, che potrebbe scattare dal fine settimana, costringendo alla didattica distanza non solo le scuole superiori ma anche gli alunni di seconda e terza media.
Confermato a lunedì l’inizio delle lezioni
Ipotesi confermate in tarda mattinata da un comunicato della Prefettura di Lecco: “In ragione degli insopprimibili tempi tecnici di applicazione del Piano prefettizio e di riorganizzazione del mondo scolastico, la ripresa dell’attività didattica in presenza è fissata al 18 gennaio 2021, fatta salva l’eventuale classificazione di zona rossa della regione Lombardia a seguito degli imminenti d.P.C.M. ed ordinanza del Ministro della Salute”.