Giornata di mobilitazione per il mondo delle scuola. Studenti in piazza a Lecco
Nel pomeriggio il flash mob di genitori e docenti davanti al Comune
LECCO – Studenti di nuovo in piazza Cermenati, questa mattina a Lecco, per manifestare contro la didattica a distanza e per chiedere di poter fare ritorno a scuola, ma in sicurezza.
L’iniziativa è in parte della giornata di mobilitazione convocata dai Cobas e sostenuta dal movimento “Priorità alla Scuola” che si è fatto promotore di una precedente manifestazione a Lecco (vedi articolo) e che nel pomeriggio vedrà scendere in campo anche docenti e genitori in un flash mob davanti al Comune.
Una giornata che sarà di astensione dalla DAD per gli studenti che hanno aderito e che arriva all’indomani delle dichiarazioni del premier Mario Draghi e l’annuncio di una possibile riapertura delle scuole dopo Pasqua.
“Il ritorno in classe dopo Pasqua è sicuramente importante per noi ma deve essere garantito – spiega Aurora Bernardi, studentessa dell’istituto Bertacchi di Lecco, in rappresentanza degli altri studenti – Il senso di questa piazza non è semplicemente rientriamo a scuola, ma creiamo le condizioni affinché questo il ritorno sia continuativo e non sia più segnato da interruzioni”.
Le iniziative che si svolgeranno oggi in diverse città italiane pongono l’attenzione anche sulla necessità che le risorse del Recovery Fund siano vincolate in parte a rilanciare la scuola pubblica e i diritti all’istruzione e allo studio.
“Chiediamo investimenti concreti sulla scuola, sui trasporti, non vogliamo ritrovaci a punto a capo a settembre – aggiunge Aurora Bernardi – Quello che ci muove di più è che la scuola è che la scuola possa cambiare, oggi è un modello vecchio che non funziona più e va cambiato”.
“Sono tanti i problemi da risolvere nel mondo della scuola – ci dice Federico Zanelli, studente del liceo Angesi di Merate tra i portavoce della manifestazione odierna – spazi idonei, attrezzature, lo stesso modello di didattica ormai superato”.
Questi mesi di didattica a distanza “stanno creando molte problematiche – aggiunge Federico – soprattutto alle famiglie più numerose. Vogliamo sperare che a settembre non ci ritroveremo per il terzo anno scolastico consecutivo in Dad”.