Colico, i cestini “vanno in sciopero”: l’ironia diventa arma contro l’inciviltà

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Cestini in sciopero

Sacchetti con rifiuti domestici nei cestini pubblici, degrado e comportamenti scorretti: il Comune risponde con una campagna simbolica e provocatoria

Rimossi temporaneamente quattro cestini, in zona Laghetto e sulla provinciale all’ingresso del paese

COLICO – L’ironia per combattere il degrado e la maleducazione: a Colico alcuni cestini della spazzatura sono andati in “sciopero”. È il messaggio forte e simbolico con cui l’Amministrazione comunale ha deciso di lanciare attraverso una nuova campagna di sensibilizzazione contro l’abbandono indiscriminato dei rifiuti. L’iniziativa, battezzata “Cestino in sciopero” e già sperimentata in altri Comuni, mira a contrastare comportamenti scorretti e a promuovere un paese più pulito e decoroso.

Il principio è semplice ma d’impatto: alcuni cestini pubblici, spesso utilizzati come veri e propri cassonetti dell’indifferenziata, verranno temporaneamente rimossi. Al loro posto comparirà un cartello dove si spiegherà che il cestino è in “sciopero” contro gli abusi, un modo ironico ma deciso per far riflettere i cittadini su un problema che da tempo compromette l’ordine e la pulizia di alcune zone del paese.

I cestini a essere tolti sono per ora quattro: uno al Laghetto, di fronte alla fermata del pullman, e tre lungo la provinciale all’ingresso del paese, presi di mira sia da chi si muove a piedi o da chi passa in auto. “Da tempo vengono utilizzati in maniera inappropriata – afferma Monica Gilardi, sindaca di Colico – da persone che li hanno scambiati per il portarifiuti dell’indifferenziata: sistematicamente troviamo sopra e intorno ai cestini sacchetti di plastica contenenti ogni tipo di rifiuto. Rifiuti domestici che potevano e dovevano essere smaltiti attraverso la raccolta porta a porta e, prima, differenziati”.

Degrado e cattivo esempio che non sono nuovi nel Comune sul lago: “Da anni si tengono monitorate alcune zone critiche e i benefici non si sono visti nonostante le azioni e la sensibilizzazione messe in atto. Credo che se non c’è volontà e interesse da parte di questi soggetti di cambiare, mostrando amore per il proprio paese e rispetto per gli spazi comuni, non si possano fermare”.

La rimozione dei cestini non è una punizione, ma un atto educativo e provocatorio, spiegano dall’amministrazione: “Abbiamo voluto dare un segnale forte, ma anche simpatico. Il “cestino in sciopero” tornerà al suo posto solo quando cambieranno le abitudini dei cittadini. La maggior parte dei colichesi è corretta e attenta nella gestione dei rifiuti, ma non possiamo ignorare chi continua a violare le regole di convivenza civile”.

L’iniziativa è partita nelle aree più problematiche, ma potrebbe essere estesa ad altre zone se i comportamenti scorretti dovessero persistere. Intanto, i cestini rimossi “protesteranno” con i loro cartelli, invitando chi passa a riflettere sul valore della responsabilità condivisa

“Nonostante l’impegno del Comune nell’incrementare i passaggi di svuotamento dei cestini, nonostante il continuo investimento per garantire ordine e pulizia, ad alcuni non interessa minimamente contribuire al bene del paese. Anche perché più indifferenziata si produce, più le tasse aumentano per tutti i cittadini”.

Con “Cestino in sciopero”, Colico sceglie dunque una via creativa ma concreta per promuovere senso civico e rispetto dell’ambiente, dimostrando che anche una provocazione può trasformarsi in un’occasione di crescita collettiva.