Dervio, stop al progetto del tempio crematorio

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Il progetto inizialmente era previsto al cimitero comunale

La minoranza grida alla vittoria e bacchetta il sindaco

DERVIO – Il tempio crematorio nel cimitero di Dervio non si farà. Il progetto caldeggiato nel 2020 (qui l’articolo) dall’Amministrazione del sindaco Stefano Cassinelli in periodo Covid, viene così archiviato.

Sulla questione il sindaco ha fatto sapere: “L’Amministrazione comunale nel redigere il Piano cimiteriale non ha più inserito la possibilità di realizzare un tempio crematorio nel cimitero di Dervio. Nonostante questo in Consiglio comunale il gruppo di minoranza ha presentato una mozione in cui chiedeva di impegnare la Giunta a non partecipare al bando pubblicato da Regione Lombardia per nuovi tempi crematori, decisione già presa dal Comune”.

Cassinelli ha poi aggiunto: “Il gruppo di Maggioranza non ha avuto problemi a votare a favore alla mozione presentata dalla minoranza, di fatto inutile viste le decisioni già prese“.

Quindi conclude: “Ribadiamo che abbiamo portato avanti l’ipotesi del tempio crematorio perché c’erano le condizioni e perché abbiamo valutato i benefici per la comunità e l’assoluta sicurezza dal punto di vista della salute. Purtroppo non è stato possibile proseguire il dibattito con la popolazione perché Regione Lombardia ha fatto scelte territoriali diverse”.

Non è della stessa opinione la minoranza guidata dall’ex sindaco Davide Vassena: “Nel 2020 avevamo raccolto ben 1167 firme contro questo progetto, di cittadini contrari a questa scelta scellerata, poi fortunatamente bocciata dalla Regione“.

Vassena poi ricorda: “La Giunta, convinta della ‘bontà’ dell’iniziativa, aveva poi perso anche un ricorso al TAR presentato contro la decisione della Regione. Il sindaco e tutta la maggioranza hanno successivamente addirittura negato di avere mai ricevuto le firme dei cittadini contrari, nonostante siano depositate in Comune da anni. Sui forni crematori la minoranza è sempre stata coerente, e può ora festeggiare il risultato“.

Quindi l’ultimo affondo di Vassena: “La maggioranza ha cambiato idea solo dopo che la propria proposta è stata bocciata dai cittadini, dalla Regione e dal TAR, e in modo molto utilitaristico solo all’approssimarsi delle elezioni: un po’ troppo comoda…”.