Presentato il progetto esecutivo dell’attesissima opera, ma passerà un’altra stagione prima di vederla
Una struttura di circa 90 metri quadri con vetrate aperte sul lago, poco impattante e sostenibile
LIERNA – Un’attesa lunga quattordici anni sta per essere interrotta. Con la presentazione del progetto esecutivo di ieri sera, giovedì, si avvicina la concretizzazione di un’opera di cui tanto si è parlato e discusso a Lierna: il chiosco di Grumo.
Nella mensa delle scuole in Via Parodi illustrato il percorso lungo e laborioso per arrivare al risultato da parte degli architetti Mario Uberti, Luca Riva e Roberta Artusi, alla presenza del sindaco Silvano Stefanoni, della vicesindaca Simonetta Costantini, gli esponenti della minoranza e comuni cittadini desiderosi di conoscere che conformazione assumerà la nuova struttura, dopo tre progetti che in passato non hanno ricevuto approvazione.
“Un fabbricato da cui si potrà godere la vista del lago, pur stando al coperto, senza barriere architettoniche o visive. Uno spazio attrezzato e ben curato, armonizzato con il resto dell’area, dal minor impatto possibile”, ha spiegato in apertura Uberti. Semplice, all’apparenza: in realtà il progetto del chiosco che sorgerà sulla spiaggia di Grumo ha avuto una genesi intricata, con i tre tecnici impegnati in diverse interlocuzioni che li hanno visti protagonisti insieme agli enti sovracomunali.
“Commissione Paesaggio e Sovrintendenza sono state molto critiche e incisive sulle scelte di progettazione: non volevano che lungo la riva liernese sorgesse un edificio senza valenza architettonica. Abbiamo avuto diversi incontri, più volte abbiamo discusso, ma alla fine le obiezioni era giusto che ci fossero”, ha commentato Uberti.
Ecco come apparirà, in base al progetto esecutivo e ai render mostrati, il nuovo chiosco sulla spiaggia di Grumo: sarà una struttura di quasi 90 metri quadri, dotata a monte di un locale tecnico dove è stata inserita una pompa di calore (inizialmente prevista esternamente all’edificio), due docce, tre servizi igienici (di cui uno per persone con disabilità) destinati agli utenti della spiaggia. Poi, nel blocco centrale, un locale definito di preparazione (cucina) più un servizio igienico pensato per il personale della struttura e, nella parte che guarda verso il lago, lo spazio con i tavolini dove si somministreranno alimenti e bevande. Solo quest’area occuperà più della metà del chiosco (54 metri quadri).
Guardando ai materiali scelti, il blocco che propende verso la SP 72, per intenderci, sarà in pietra, mentre la restante parte dell’edificio rivolta allo specchio lacustre, a eccezione dei cinque pilastri presenti, costituita da una grossa vetrata e sormontata da una struttura a raggiera che da un punto centrale del chiosco si diramerà in travi in legno lamellare su cui saranno inserite illuminazioni a led, fino a raggiungere i pilastri. Sulla copertura in legno, spianata sul retro e più pendente in avanti, posizionati anche dei pannelli fotovoltaici: durante la progettazione infatti sono state rispettate le normative sul risparmio energetico e l’efficientamento della struttura per dare autonomia al fabbricato.
I pannelli fotovoltaici sono stati uno dei punti su cui è intervenuta la Commissione Paesaggio, come ha precisato Uberti: “Li hanno voluti appoggiati in piano sulla copertura in legno, e la Sovrintendenza ha recepito l’osservazione. E’ tuttavia presente una leggera inclinazione, del 2%, per permettere all’acqua di scorrere in caso di pioggia”.
Quadro economico dell’opera 457 mila euro, cifra che ha fatto storcere il naso a qualcuno, ritenuta forse troppo alta per un chiosco in riva al lago, dentro cui però, è stato poi specificato di fronte alle perplessità emerse, che l’importo comprende demolizione e smaltimento della precedente struttura, realizzazione di quella nuova ma anche oneri, progettazione, IVA e altro. Senza contare che i prezzi per realizzare opere pubbliche sono lievitati negli ultimi anni e che tale somma era stata accantonata a bilancio proprio per finalizzare l’intervento del chiosco, senza sottrarla ad altre voci.
Chiosco, come detto all’inizio, che i liernesi attendono da quattordici anni, ma che dovrà aspettare ancora per essere sfruttato. L’inizio dei lavori è previsto a breve, l’appalto è già stato assegnato e manca solo qualche settimana per formalizzare il contratto con l’impresa incaricata, tuttavia è evidente che la struttura non potrà essere pronta per questa stagione estiva.
Numerose le domande al termine della presentazione, emerse anche questioni di stampo più politico e gestionale che hanno trasceso la valutazione del bando architettonico oggetto della serata su cui, perlomeno i tecnici, hanno preferito non proferire andando oltre le loro competenze. Tra queste alcuni interrogativi connessi alla gestione del futuro chiosco di Grumo, su cui avrà voce in capitolo chi guiderà Lierna dal prossimo giugno (l’8 e 9 giugno ci saranno le elezioni comunali, ndr), decidendo se mettere o meno dei paletti ed eventualmente quali. Per esempio, se docce e servizi retrostanti la struttura, essendo dotati di un ingresso separato, saranno sempre fruibili oppure limitati nell’utilizzo. Aperta anche la possibilità di avere tavolini e lettini nello spazio esterno al chiosco: l’Autorità di Bacino avrebbe già codificato un’area di 126 metri quadri, ma bisognerà attendere il sostituto dell’attuale sindaco (Stefanoni non si ricandiderà, ndr) per capire come saranno impiegati.
“Da parte mia – ha commentato il sindaco Stefanoni – c’è la soddisfazione di portare questo progetto e appaltarlo prima che termini il mio mandato“. E aggiunge: “Remiamo tutti insieme per una Lierna unita, senza opposizioni”.