Cento anni di scuola per l’istituto paritario S. Antida di Mandello
Festa in mattinata con le suore e le famiglie, il vescovo, i sindaci e l’assessore regionale
MANDELLO – “L’educazione riguarda ciascuno di noi, è un fatto sociale. A scuola educhiamo le persone, fin da piccole, a vivere nella nostra comunità”. Così suor Giovanna Morstabilini, ringraziando le autorità e tutte le famiglie presenti, ha aperto le celebrazioni per i cento anni dell’istituto scolastico Santa Giovanna Antida di Mandello del Lario.
Un secolo di insegnamento per questa realtà scolastica paritaria iniziato nel 1921 quando l’allora arciprete della Parrocchia S. Lorenzo, Don Bai Rossi, invitò le Suore della Carità di S. Giovanna Antida a Mandello per aprire una scuola cattolica materna ed elementare, la prima aveva trovato spazio in via Monastero, dove le suore abitavano, e la seconda presso l’oratorio maschile in via Bertola.
Nel 1948 la curia acquistò la villa del senatore Giorgio Enrico Falck, il “villone” come conosciuto dai mandellesi, dove venne istituita la casa di riposo delle Suore della Carità e vi trovò spazio anche una sede scolastica dell’istituto Zanoni di Milano dove si svolgono corsi di contabilità e paghe.
La necessità di ampliare gli spazi della scuola elementare spinse alla costruzione di un nuovo edificio in via Manzoni, attuale sede dell’istituto, dove i bimbi fanno il loro ingresso nell’ottobre del 1963.
Da allora, tanti sono gli alunni che hanno preso posto tra i banchi della scuola Antida, tra loro anche il vescovo emerito di Cremona, Dante Lanfranconi, che ha voluto celebrare la messa in mattinata all’istituto insieme ad altri sacerdoti, tra loro don Vittorio, don Gianmaria Comolli e don Mario Nogara, anch’essi a loro volta studenti della scuola di Mandello.
Presenti alla cerimonia il sindaco di Mandello, Riccardo Fasoli, insieme agli assessori Andrea Tagliaferri e Doriana Pachera, il sindaco di Lierna, Silvano Stefanoni, e la presenza anche dell’assessore regionale al Sociale, Alessandra Locatelli. Alla giornata ha partecipato anche il gruppo Alpini e il Soccorso degli Alpini di Mandello.
“Una scuola ha l’obiettivo di formare la società degli uomini, di preparare persone capaci di libertà e responsabilità – ha sottolineato il vescovo Lanfranconi – La libertà ha un valore inestimabile se gestita con responsabilità. Le nostre scelte sono libere ma non deve mancare la consapevolezza di dover rispondere alla propria coscienza e a quella voce interiore che rimanda a Dio”.