Con voto unanime all’assemblea di ieri sera in sala civica sancita la fine del Gruppo Olivocoltori di Perledo
Il sindaco Festorazzi: “Grazie al direttivo per gli anni di impegno”
PERLEDO – Si è chiusa ufficialmente una pagina importante della storia agricola e associativa di Perledo. Con voto unanime espresso dai soci riuniti in assemblea straordinaria ieri sera (lunedì 22 dicembre) in Sala Civica, Oliper (Gruppo Olivocoltori di Perledo) ha deliberato il proprio scioglimento, ponendo fine a un’esperienza lunga circa vent’anni.
Una decisione sofferta, maturata nel tempo e diventata inevitabile alla luce delle crescenti difficoltà che gravano sulla coltivazione dell’olivo nel territorio. “Ringrazio il consiglio direttivo uscente per quello che è stato fatto in questi anni”, ha commentato il sindaco Fabio Festorazzi. La decisione assunta dall’assemblea non rappresenta soltanto una chiusura amministrativa, ma segna la fine di un’esperienza che ha inciso profondamente sulla vita agricola e sociale del paese.
Nata come associazione senza fini di lucro, Oliper ha riunito nel tempo una quarantina di produttori, in larga parte perledesi, diventando un punto di riferimento per l’assistenza tecnica e la promozione dell’olio locale. Il gruppo supportava i soci nella cura delle piante, nelle pratiche agronomiche e nella gestione degli oliveti, svolgendo un ruolo fondamentale soprattutto per i piccoli produttori. Si occupava inoltre della vendita di piantine per i nuovi impianti, organizzava corsi di potatura e convegni tecnici, partecipava a manifestazioni e iniziative pubbliche. Tra queste, PerledOlio è diventata negli anni una vetrina riconosciuta per far conoscere e apprezzare l’olio di Perledo, contribuendo a rafforzarne l’identità e la reputazione.
Particolarmente significativo è stato anche il lavoro svolto con le scuole. Grazie a Oliper, l’olio locale è entrato nelle mense scolastiche, accompagnato da attività didattiche pensate per avvicinare i più giovani alla cultura dell’olivo, alla cura del paesaggio e alla conoscenza dei prodotti del territorio.
Negli ultimi anni, però, il quadro è progressivamente cambiato. Le patologie che colpiscono gli olivi, la diffusione di specie infestanti e le difficoltà climatiche hanno messo e stanno mettendo a dura prova i produttori. A questo si è aggiunta la fatica nel mantenere viva un’associazione fondata sul volontariato, con energie e competenze sempre più difficili da reperire.
Per Perledo si chiude così un’epoca fatta di passione, dedizione e impegno collettivo, la fine di un gruppo che ha cercato fino all’ultimo di difendere e valorizzare l’olivicoltura come parte integrante dell’identità locale.

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