Hub Technoprobe, Crippa: “Abbiamo offerto uno spazio, ma il motore sono medici e infermieri”

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Il direttore generale di Asst Lecco Paolo Favini e Cristiano Crippa di Technoprobe

In visita all’hub Technoprobe anche Favini (Asst Lecco): “Esempio di partnership tra pubblico e privato”

Le linee vaccinali per ora restano cinque in attesa di rinforzi per medici e infermieri

CERNUSCO – “Abbiamo semplicemente offerto uno spazio e ci siamo messi a disposizione perché funzioni al meglio. Ma il motore della campagna vaccinale sono medici e infermieri: dobbiamo ringraziare loro”. Guarda in avanti, come se le corse per arrivare pronti al traguardo dell’apertura odierna dell’hub fossero già solo un ricordo, Cristiano Crippa, titolare insieme al fratello Roberto della Technoprobe, azienda leader mondiale nella produzione di apparecchiature per testare i chip dei colossi dell’hi-tech.

Questa mattina, lunedì, ha voluto sincerarsi di persona che tutto funzionasse al meglio, incontrando e scambiando le opinioni sul funzionamento del centro con i tanti dirigenti di Asst e Ats che hanno fatto capolino in via Cavalieri di Vittorio Veneto nel capannone allestito in tempi record come hub vaccinale per la Brianza. “Ci siamo messi a disposizione del territorio perché ci sembrava giusto farlo. E’ il nostro modo di fare impresa insieme al territorio in cui siamo nati e cresciuti” ha rimarcato Crippa che sabato, nel corso della preview all’hub con i sindaci del territorio, aveva spiegato come l’idea di mettersi in gioco nella partita “vaccini” fosse nata dopo la chiusura del 2020 con il fatturato in crescita del  50% rispetto all’anno precedente.

Paolo Favini con la sindaca di Cernusco Giovanna De Capitani

Una disponibilità che non si è fermata solo alla concessione, in comodato d’uso gratuito per sei mesi, del capannone, ma che è arrivata a coprire i costi per 18 impiegati amministrativi, per la mensa del personale sanitario e volontario in servizio al centro e nella disponibilità di accollarsi le spese per l’attivazione di una o due linee di vaccinazione qualora si trovassero operatori privati disponibili. “Ci è sembrato giusto farlo. Nulla di più. Ben vengano i ringraziamenti, ma gli attori di questa campagna sono medici e infermieri”.

L’obiettivo, ben manifesto in uno striscione che campeggia sopra i box delle vaccinazioni, è chiaro: “Usciamone uniti”. Facendo, verrebbe da aggiungere, ognuno la sua parte.

Ed è proprio all’unità e non alle contrapposizioni che guarda anche Paolo Favini, direttore generale di Asst Lecco, che ha voluto a sua volta effettuare un sopralluogo stamattina nell’hub. “Questo è un perfetto esempio di come la partnership tra pubblico e privato possa risultare utile e funzionale a favore di un intero territorio. Non posso che unirmi al coro di ringraziamenti per la famiglia Crippa per la generosità mostrata. Una disponibilità che è andata ben oltre la messa a disposizione di un capannone, ma che si vede ancora oggi nell’attenzione a curare e migliorare ogni piccolo particolare”.

La giornata di oggi è servita anche per testare gli aspetti logistici da migliorare e già si è pensato a posizionare coperture in caso di pioggia. Piccoli aggiustamenti da effettuare in attesa che arrivi anche personale per potenziare le linee vaccinali e portarle a regime. “Al momento noi abbiamo garantito due linee vaccinali con medici e infermieri” spiega Marco Magri, presidente di Cosma, la cooperativa dei medici di medicina generale. “Il nostro personale sarà impegnato anche nella somministrazione delle seconde dosi per gli over 80 nei centri di vaccinazione di prossimità a Merate, Casatenovo, Oggiono e Calolzio”. L’ospedale, dal canto suo, ha trovato anche la disponibilità di alcuni specializzandi e medici in pensione, ma bisognerà capire dalla Regione quando verranno mandati dei rinforzi per implementare le linee ed accelerare la campagna massiva.