Lago di Sartirana: 500 firme per chiedere di lasciare libero l’accesso al sentiero

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Andrea Massironi, Roberto Perego e in piedi Dario Perego

Banchetti in centro e nelle frazioni ieri mattina, domenica, per chiedere di lasciare libera la fruizione al lago di Sartirana

L’ex sindaco Massironi: “Il nostro è un suggerimento all’amministrazione comunale in vista della redazione del nuovo piano integrato della riserva”

 

MERATE – Cinquecento firme raccolte in una sola mattinata nei sei banchetti allestiti in centro e nelle frazioni. Ha colto nel segno l’iniziativa promossa da diversi cittadini meratesi, che chiedono all’amministrazione comunale di poter tornare a fruire della bellezza del lago di Sartirana tutto l’anno. Oggetto del contendere il piano di gestione della riserva del lago, ora applicato in maniera ferrea del Comune dopo le istanze presentate in Regione dal Comitato civico ambiente, guidato da Elena Calogero, e la revisione dello stesso piano, presentata alcune settimane fa in commissione territorio.

Varato nel 1990, il piano di gestione prevede la chiusura della riserva, il cui accesso è stato ora sbarrato anche fisicamente con delle transenne, dal 1° aprile al 15 giugno per tutelare la fauna in fase di riproduzione. Nel nuovo documento, ancora in fase di adozione con un iter che prevede un’approvazione a doppia mandata (sia in Comune che in Regione) invece, le misure restrittive verrebbero leggermente allentate prevedendo la possibilità di accedere, tutto l’anno, nella zona a Sud, area in cui verrà garantita anche la possibilità di portare a passeggio i cani.

Lago di Sartirana
Completamente sbarrato l’accesso al lago di Sartirana

“Chiediamo che l’accesso al lago sia garantito per tutto l’anno lungo l’intero anello intorno al lago” puntualizza l’ex sindaco Andrea Massironi, ieri presente in piazza Prinetti insieme all’ex primo cittadino Dario Perego e al consigliere di minoranza Roberto Perego, tutti e tre sartiranesi doc. Il perché è presto detto. “Quando è stata costituita la riserva nel 1990 non c’era neppure il sentiero che c’è oggi: la zona era interamente coperta dal canneto. Era uno stagno che, grazie al lavoro e all’impegno di tanti, è tornato a essere un’area fruibile. E’ impossibile paragonare la situazione attuale a quella di allora e tanto meno pensare di poter applicare divieti introdotti anni fa quando oggi la realtà è totalmente diversa”.

Per Massironi la redazione del nuovo piano di gestione della riserva deve trasformarsi in un’opportunità per migliorare lo status quo dando la possibilità ai meratesi di godere della bellezza del proprio lago: “Il tutto rispettando le regole e l’equilibrio tra uomo e natura. Piuttosto che chiudere in maniera indiscriminata, pensiamo piuttosto ad aumentare i controlli se l’ampia fruizione del lago crea problemi”.

La petizione quindi vuol essere un suggerimento all’amministrazione comunale in vista dell’approvazione del nuovo piano: “Le richieste formalizzate nella petizione sono già delle osservazioni. Siamo convinti infatti che non abbia senso vietare i fuochi pirotecnici nel raggio di un chilometro in linea d’aria perché vorrebbe dire penalizzare pesantemente anche delle attività economiche, come le ville intorno dove vengono celebrati i matrimoni”. Altro punto importante quello che riguarda la gestione con la richiesta che l’ente gestore della riserva resti il Comune (e non il Parco del Curone come indicato dal percorso previsto dalla legge regionale sui Parchi): “Stiamo parlando di una realtà piccola e delicata che deve restare in capo al Comune per poter essere meglio gestita e tutelata”.

Banchetto anche a Brugarolo

Massironi vuole sgombrare il campo anche dall’equivoco che questa raccolta firme sia una dichiarazione di ostilità all’attuale amministrazione: “Non ho alcuna intenzione di tornare in campo. Mi sono messo in gioco perché credo in questa battaglia, ma il mio è e resta un suggerimento senza alcuna contrapposizione. Bisogna usare buon senso e logica nell’affrontare anche questa situazione, guardando all’interesse e al bene dell’intera comunità”.

Buona l’adesione alla raccolta firme anche nei banchetti allestiti nelle frazioni, da Brugarolo a Novate, passando per Pagnano, Cassina e la stessa Sartirana. “La gente approva questa richiesta di modifica, vuole poter passeggiare lungo il lago, sempre nel rispetto dell’ambiente” commenta Giacomo Ventrice, ieri “schierato” a Brugarolo.

Si replica domenica prossima, 30 maggio, con l’obiettivo di incrementare il numero di firme raccolte in modo da poter consegnare all’amministrazione comunale un suggerimento dal peso specifico molto alto. Dal canto suo, il sindaco Massimo Panzeri ha diffuso nei giorni scorsi un comunicato, che verrà anche distribuito nelle case dei meratesi per spiegare come si è arrivati alla chiusura della riserva del lago di Sartirana e quali sono le intenzioni future della sua Giunta.