Il nuovo allestimento è stato possibile grazie al contributo fornito da un’azienda e dall’associazione Patrizia Funes
Rinnovate le sale d’attesa dei servizi di neuropsichiatria dei presidi di Merate, Lecco e Bellano
MERATE – “E’ proprio il caso di dire che Babbo Natale è venuto a fare visita alla neuropsichiatria di Merate, Lecco e Bellano, rendendo più belli e accoglienti gli spazi di ingresso a queste strutture”. Con queste parole il direttore generale dell’Asst Lecco Paolo Favini ha inaugurato oggi, venerdì, la nuova sala d’attesa del servizio territoriale di neuropsichiatria infantile in via Parini a Merate.
L’allestimento dei nuovi arredi è stato reso possibile grazie al sostanzioso contributo di un’azienda bergamasca che ha messo a disposizione un contributo di circa 11mila euro per gli arredi utilizzati nei tre presidi di Lecco, Merate e Bellano. Tavolini, sedie e divanetti nuovi sono stati acquistati anche grazie al prezioso contributo dell’associazione Patrizia Funes, impegnata dal 1992 nel fornire un supporto alle attività dei reparti materno- infantile.
Presente all’inaugurazione di questo spazio rinnovato anche il direttore della neuropsichiatria infantile aziendale Ottaviano Martinelli, insieme alla sue equipe e il direttore socio sanitario di Asst Lecco Enrico Frisone. Martinelli ha sottolineato come siano ben 4mila i casi (di questi circa mille nel meratese) compresi nella fascia 0 -18 anni, seguiti dalla neuropsichiatria infantile. “Accedere in queste strutture è impegnativo per le famiglie coinvolte. Per questo è importante riuscire a trasformare un luogo potenzialmente anonimo in un posto di accoglienza, in cui ci si possa sentire benvenuti”. Frisone, dal canto suo, ha invece voluto porre l’accento sulla complessità dei settori seguiti dalla neuropsichiatria infantile, paragonata a un albero che cresce.
L’avvocato Marco Rossi ha invece parlato dell’associazione Patrizia Funes, attiva dal 1992 e nata a supporto dell’attività promesse per i neonati e i bambini. Anche il sindaco Massimo Panzeri ha portato i suoi saluti, sottolineando il grande lavoro svolto sul territorio da queste strutture. “Il direttore generale lo sa che, per utilizzare una metafora calcistica, lo sto marcando a uomo perché voglio che non venga a mancare l’attenzione verso il nostro territorio”.