La soddisfazione dei genitori che si erano mobilitati contro la riduzione del tempo scuola
La portavoce Lavelli: “E’ stata un’esperienza che ha dimostrato la bontà del percorso di partecipazione”
MERATE – “Non possiamo che esprimere grande soddisfazione per come si è conclusa la vicenda. E’ stato un onore essere portavoce di una mobilitazione che forse non ci si aspettava a Merate”.
A parlare è Isabella Lavelli, portavoce dei genitori promotori della petizione per il ripristino del tempo scuola alle scuole primarie dell’istituto comprensivo di Merate. Dopo la decisione di luglio in cui si era scelto di prevedere anche per l’anno scolastico 2021-22 il tempo scuola di 27 ore in tutti i plessi della primaria (con una riduzione di monte ore rispetto a quanto previsto in sede di iscrizioni, motivato con il perdurare dell’emergenza Covid), l’istituto comprensivo ha diramato ieri, martedì, una circolare con cui, a seguito del consiglio di istituto di lunedì, sono state ripristinate le 29 ore ai plessi di Sartirana e Pagnano e le 29 e 40 ore a Montello. (PER L’ARTICOLO LEGGI QUI)
Una decisione che ha visto esultare il gruppo di genitori che a fine luglio avevano lanciato una petizione per chiedere di tornare al tempo scuola normale premeergenza. “Insieme abbiamo affrontato molte tematiche oltre alla difesa del tempo scuola: la partecipazione alla vita scolastica, la rappresentatività degli organismi collegiali, il dialogo con la scuola e soprattutto la conciliazione familiare; abbiamo parlato delle nostre paure riguardo al covid, della difficoltà di reperire e condividere informazioni: insomma, si è parlato di scuola come forse c’è la necessità di tornare a fare più spesso” spiega Lavelli.
Che continua: “Per questo, ritengo non si debba sprecare un’esperienza che deve essere solo l’inizio di un percorso di rinnovata partecipazione, perché attraverso la partecipazione possiamo rendere sempre più solidale, accogliente e inclusiva la nostra comunità scolastica. E’ stata per tutti noi una grande esperienza di valore civico”.
Non solo. “Va sottolineato che questo processo collettivo ha coinvolto non solo i genitori ma in primo luogo la scuola e la Dirigente scolastica che si è dimostrata attenta e aperta all’ascolto, i consiglieri comunali, in particolare Patrizia Riva che ha sostenuto il comitato e si è adoperata attivamente per favorire dialogo e incontro, Roberto Perego e l’Assessora Maggioni che, con grandissima disponibilità, ha immediatamente accettato di incontrarci e condividere con noi informazioni e possibili soluzioni; infine, occorre menzionare (e so che è una cosa un po’ inedita) i mezzi di informazione locali che, con grande professionalità e rispetto dei ruoli istituzionali, hanno seguito con attenzione e partecipazione gli sviluppi della vicenda, svolgendo quel fondamentale ruolo di servizio al pubblico che favorisce la vita civile di ogni comunità”.
Da qui le conclusioni: “Grazie ai genitori che hanno saputo opporsi e immaginare insieme questo percorso che ci ha fatti crescere tutti. Infine, vorrei aggiungere che il nostro lavoro non termina qui. Molti sono i temi su cui ci siamo confrontati in questi mesi, speriamo di avere l’occasione di incontrarci anche fisicamente per continuare insieme, nella speranza di aprire una grande stagione di partecipazione civica nella scuola e nella nostra comunità”.