Dissenso verso l’adozione del nuovo modello di Piano Educativo Individuale
Un tavolo di confronto con le istituzioni competenti e con il mondo associativo
CALOLZIOCORTE – E’ iniziata la campagna social #noesonero con l’obiettivo di manifestare il dissenso verso l’adozione del nuovo modello di Piano Educativo Individuale (PEI) che stabilisce le modalità per l’assegnazione delle misure di sostegno.
Anche il gruppo Facebook Noi siamo tutti Giada rappresentato da Elio Canino che da anni si batte per i diritti delle persone con disabilità ha aderito con grande convinzione alla campagna lanciata da CoorDown e che si è sviluppata in una serie di importanti azioni tutte con lo scopo di manifestare il proprio dissenso.
Proprio il Coordown ha lanciato una petizione su Change.org che in pochi giorni ha già raccolto quasi 21.500 firme. Sabato scorso invece ha preso il via la campagna #NoEsonero: una mobilitazione che ha visto l’adesione di migliaia di persone al flash mob con una ondata di fotografie. E ancora, 12.000 profili Facebook coinvolti e
4.000 hashtag su Facebook.
Anche il gruppo Noi siamo tutti Giada, insieme alle sigle firmatarie dell’appello, ritiene che il provvedimento emanato presenti troppi punti critici, lesivi del diritto all’istruzione degli alunni con disabilità, che legittimano cattive prassi, da sempre stigmatizzate, e che segnano un cambio di rotta rispetto al percorso inclusivo in atto:
- l’esonero da alcune discipline di studio, con possibilità di allontanare l’alunno con
disabilità dal gruppo classe e dai suoi docenti, con la conseguente riapertura di spazi
“laboratoriali” o di “aule riservate” o attività individuali che, di fatto, ricreano le classi
differenziali; - la riduzione dell’orario di frequenza;
- l’approvazione del PEI;
- il ruolo marginale della famiglia nel GLO. Il nuovo GLO, Gruppo di lavoro Operativo per l’inclusione, è formato dal Team docente o dal Consiglio di classe presieduto dal Dirigente Scolastico, che ne definisce la configurazione (art. 3, c. 1, del DI 182/2021). In questo nuovo gruppo di lavoro, la famiglia è uno dei soggetti chiamati a “partecipare ai lavori del GLO”: appare evidente come il suo ruolo, nel processo decisionale a favore del figlio, risulti marginale.
I promotori chiedono, quindi, con la massima urgenza la convocazione di un tavolo di confronto con le Istituzioni competenti e con il mondo associativo per poter rappresentare le criticità e le necessarie proposte di modifica. La campagna #NoEsonero va avanti, così come la raccolta firme, con il preciso obiettivo di portare la questione ai tavoli istituzionali.