Un’opportunità per promuovere una gestione sostenibile e valorizzare la biomassa legnosa come risorsa strategica
“Questa visita ci ha permesso di comprendere il valore della filiera del legno e l’impatto positivo che può avere sullo sviluppo economico e ambientale”
VALSUGANA (TN) – Il Direttivo della Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera, accompagnato dai propri tecnici, ha visitato un’importante azienda della filiera del legno in Valsugana. L’incontro ha rappresentato un’opportunità per osservare da vicino le fasi di lavorazione del legno e approfondire il valore di questa filiera strategica per il territorio.
Durante la visita, i rappresentanti della Comunità Montana hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con gli operatori del settore, analizzando le sfide e le opportunità legate alla gestione e trasformazione del legno locale. L’azienda Legno Valsugana ha presentato i propri processi produttivi, illustrando la selezione della materia prima e la produzione di Cippato e Pellet, sottolineando l’importanza di una gestione forestale responsabile e sostenibile.
“Questa visita ci ha permesso di comprendere ancora meglio il valore della filiera del legno e l’impatto positivo che può avere sullo sviluppo economico e ambientale del nostro territorio” dichiara Fabio Canepari, Presidente della Comunità Montana.
“È fondamentale supportare le realtà locali che operano con competenza e attenzione alla sostenibilità, valorizzando le risorse naturali in modo responsabile – aggiunge Michael Bonazzola, Vicepresidente e Assessore alla Forestazione – Il nostro impegno è orientato a promuovere una gestione forestale che coniughi crescita economica e tutela dell’ambiente”.
L’incontro si inserisce in un percorso di costante dialogo e collaborazione tra la Comunità Montana e le imprese locali, volto a promuovere la gestione forestale sostenibile e a valorizzare il legno come risorsa strategica per lo sviluppo economico e ambientale.
La produzione di biomassa legnosa in Trentino rappresenta una risorsa fondamentale per il settore energetico locale: le foreste trentine immagazzinano oltre 105 milioni di metri cubi di biomassa legnosa, con un incremento di circa 1 milione di metri cubi all’anno.
Un elemento rilevante di questa biomassa è il cippato, ottenuto dalla sminuzzatura meccanica di legno vergine derivante da scarti agricoli, forestali o di segagione. Il cippato è ampiamente utilizzato in Trentino per alimentare centrali di teleriscaldamento e impianti di produzione di energia termica ed elettrica, destinati a residenze, attività terziarie e strutture turistiche. Negli ultimi anni, la crescente disponibilità di cippato locale ha favorito la costruzione di numerosi impianti di teleriscaldamento, soprattutto in zone prive di rete di metano.
“Il potenziale della biomassa legnosa in Trentino come fonte di energia rinnovabile evidenzia l’importanza di una gestione sostenibile delle risorse forestali, essenziale per soddisfare le crescenti esigenze energetiche locali” concludono Fabio Canepari e Michael Bonazzola.