Primaluna. Lauro Baruffaldi racconta la sua passione per l’arte

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Lauro Baruffaldi al lavoro

Dalla scultura alla pittura: “Mi piacerebbe cimentarmi con gli affreschi”

Lauro Baruffaldi si ispira alla natura: “Osservo l’ambiente in cui vivo”

PRIMALUNA – Dopo l’appassionato scultore Alberto Melesi, andiamo a conoscere un altro artista, anche lui abita a Cortabbio di Primaluna. Lauro Baruffaldi ha una vera e propria passione per i lavori in legno, grazie alla sua abilità coltivata fin da giovane è capace di creare veri e propri capolavori, sculture che raffigurano animali e persone. Oltre a scolpire sculture col legno, Lauro è anche molto bravo a dipingere e non di raro lo chiamano per restaurare i dipinti di qualche cappelletta votiva che, col passare del tempo, vede i suoi affreschi deteriorarsi. Passione che trasporta anche su tela realizzando quadri di paesaggi. Come se tutto ciò non bastasse è anche uno sportivo di buon livello e pratica la corsa nelle file del Cs Cortenova.

Come nasce questa grande passione per l’arte?
“Viene da lontano: fin da ragazzo, ai tempi della scuola, la materia del disegno era tra le mie preferite. A casa iniziavo già allora a dipingere con le tempere ispirandomi a case rurali, cascinali e animali di campagna”.

Quindi coltivi questa tua passione da parecchio tempo…
“Direi proprio di sì visto che, alla soglia dei 70 anni, sono ancora qui a coltivare questa passione nata da ragazzo. Crescendo mi sono interessato a libri di pittori del ‘500/’600 e ho cominciato a frequentare le mostre di artisti del circondario lecchese cercando di rubare qualche segreto della loro arte”.

Quali sono principalmente i tuoi lavori?
“Principalmente mi ispiro alla natura e a paesaggi rurali, osservo l’ambiente in cui vivo: i paesini della valle, l’attività agreste, corti e angoli caratteristici, scorci del lago e mi piacciono anche i ritratti”.

Per quanto riguarda la scultura del legno?
“Quando trovo un pezzo di legno mi diverto a immaginare cosa potrebbe diventare. Cerco di vedere un’opera finita e piano piano inizio a dargli una forma: animali, statue con personaggi, rappresentazioni sacre…”.

Qualche lavoro di cui vai particolarmente fiero?
“Molti quadri che ho realizzato mi hanno dato grande soddisfazione. In particolare ci sono alcuni ritratti in cui sono riuscito a cogliere l’espressività del personaggio. Ecco, forse sono quelle le opera a cui sono maggiormente legato”.

Dove ti ha portato questa tua passione?
“Nel corso degli anni, grazie al mio hobby, sono riuscito a partecipare a numerose mostre estemporanee, collettive e personali nell’ambito del territorio e del Lecchese con discreto apprezzamento”.

Hai qualche sogno nel cassetto?
“Nel campo dell’arte si sogna sempre perché la creatività deve restare viva per essere coltivata al meglio. Cerco sempre di migliorarmi e imparare dagli altri, mi piacerebbe cimentarmi con la tecnica dell’affresco. Nel campo della pittura su tela, ho sperimentato varie tecniche, olio, tempera, acrilico. Col passare del tempo e con l’esperienza ho ridipinto alcune cappellette del circondario, quella di Gero, quella alla croce a Primaluna, quella della Valeggia a Cortabbio. Negli ultimi anni ho trovato ispirazione anche nello scolpire il legno: partendo da una radice particolare ho creato personaggi fantastici dei boschi e animali”.