LECCO – Festa rovinata al Rigamonti Ceppi: il Lecco perde per 1-3 contro la Pro Patria e finisce la partita con solo otto giocatori in campo. A lasciare l’amaro in bocca, però, non è tanto la sconfitta in sé (anche se a fine stagione i tre punti persi potrebbero pesare parecchio), ma il fatto che la gara sia stata fortemente condizionata dalle decisioni dell’arbitro, troppo protagonista in una sfida così importante per il campionato, che di fatto ha negato lo spettacolo di una sfida lealmente combattuta a tutti i tifosi, ospiti compresi.
Mister Delpiano e i suoi ragazzi hanno preparato la gara per tutta la pausa natalizia e in occasione del match l’allenatore sceglie di schierare un 4-3-3 con Nava tra i pali, Rea e Merli Sala centrali di difesa affiancati da Luoni e Mureno, a centrocampo si sistemano Cavalli con Moleri e Compagnone, mentre in attacco vanno Bertani, Cristofoli e il giovane Caraffa. La Curva Nord accoglie la squadra con una splendida coreografia che copre tutti gli spalti: lo striscione “Noi vogliamo undici leoni” che accompagna un grande telo con disegnato il leone dello stemma cittadino. Il tutto contornato da cartoncini blu e celesti.
Al fischio d’inizio gli ospiti si guadagnano subito un’occasione da gol con Le Noci, ma Nava è attento e salva in corner (1′), la gara prosegue con vivacità ed equilibrio e al 23′ lo stadio esplode in un boato: Bertani dalla destra si gira sul cross di Luoni e insacca nell’angolino in basso a sinistra, un vero colpo da maestro e il numero undici bluceleste va a festeggiare sotto la tribuna. Da regolamento non si potrebbe uscire dal rettangolo di gioco durante un’esultanza, di solito prevale il buonsenso dell’arbitro, ma non questa volta perché l’arbitro estrae subito il cartellino giallo. Bertani è già ammonito e scatta il rosso (24′). In campo scoppia la protesta, Di Nunno vuole chiedere spiegazioni, ma viene espulso a sua volta per proteste. Il gioco riprende dopo qualche minuto, ma ormai il nervosismo ha preso il posto dell’entusiasmo e anche i blucelesti in campo perdono la concentrazione. Al 32′ il direttore di gara fischia un rigore a favore della Pro Patria per un presunto fallo di mano del Lecco, al dischetto va Santana, ma il suo tiro si infrange contro la traversa. Dopo il rigore battutto Rea resta a terra, ha ricevuto un pugno al volto, ma nessuno paga per questo gesto. La Pro Patria pareggia al 44′ con una rete di Zaro e il primo tempo si conclude sull’1-1 al 50′.
Nel secondo tempo, per il Lecco la situazione precipita. Zaro firma la sua doppiata al 2′ e viene ammonito per l’esultanza, un banale contentino per i tifosi che continuano a protestare dal primo tempo, tre minuti più tardi anche capitan Cavalli riceve il secondo giallo per un presunto fallo e anche lui è costretto a tornare negli spogliatoi. Il Lecco resta con solo nove uomini in campo, ma non è finita perché all’11’ viene espulso anche Moleri, stavolta l’arbitro estrae direttamente il cartellino rosso per un fallo da ammonizione al massimo. Al 27′ Disabato si trova solo di fronte a Nava e insacca la terza rete per i bustocchi.
La partita perde ogni senso e si aspettano solo i tre fischi finali che arrivano al 48′, la Pro Patria fa bottino pieno di punti e abbandona il campo tra le proteste dei numerosi tifosi (comprensibilmente) arrabbiati presenti al Rigamonti Ceppi.
Rileggi la diretta web: Lecco-Pro Patria 1-3 Risultato finale
Ecco alcuni scatti della gara: