LECCO – Roberto Venturato, allenatore della Pergolettese, è il primo a presentarsi in sala stampa: “Qualcosa di positivo l’abbiamo fatto anche oggi. Abbiamo ancora molto da fare, ma la squadra ha cercato di fare risultato e ha raggiunto l’obiettivo. Ritengo comunque che il Lecco nel tempo diventerà una squadra temibile. All’inizio i blucelesti sono partiti bene, hanno provato a fare la partita cercando di sbloccarla subito. Siamo stati bravi e fortunati a non andare sotto, per poi cercare di costruire qualocosa. Possiamo fare meglio in fase offensiva e nella gestione della palla”.
Qualche problema in più da risolvere ce l’ha Fiorenzo Roncari, che deve fare i conti con la seconda sconfitta in pochi giorni. Stanno emergendo i problemi accumulati durante l’estate? “Qualche penalizzazione l’abbiamo e la subiamo. Peccato. La Pergolettese ha dimostrato di essere una squadra ordinata e ha approfittato della situazione sul primo gol. Oggi più del cuore non potevamo dare, ma è chiaro che la quantità, da sola, non basta. Eravamo un po’ appannati, abbiamo sprecat energie nella fase di possesso, poi loro nella ripresa hanno arretrato il baricentro. Forse la gestione della palla in quei momenti doveva essere più razionale, lavorando di più sugli esterni. Ma queste cose si fanno quando c’è più lucidità. E’ inutile piangersi addosso. Non ci devono preoccupare l’ìmpegno e la determinazione. Dobbiamo lavorare sulla gestione e sul possesso palla”.
A questi problemi si aggiungono le squalifiche e qualche acciacco: “Asti Brun aveva una vescica grossa che non gli consentiva di calzare la scarpa. Brenna era il suo sostituto naturale. I ’94 li conosco ancora poco e abbiamo dovuto per forza rivoluzionare la formazione”.
La piazza resta esigente, nonostante le attenuanti: “Si va sempre in campo per vincere e abbiamo tenuto il risultato in equilibrio per poi cercare di colpire. Abbiamo preso ancora gol su palla da fermo e anche gli episodi non ci aiutano. Non sono in grado di dire se nel primo tempo ci fosse rigore su Castagna, ma nel secondo tempo, su rimessa di Maggioni, sì. Castagna era in mezzo al deserto a fare la guerra da solo, perciò abbiamo cambiato un po’ nel secondo tempo. Abbiamo alzato il baricentro, però non è bastato”.
Che cosa ha detto alla sua squadra dopo la partita? “Ho detto ai ragazzi che soprattutto in periodi come questi bisogna stare sempre più attenti del solito, perché gli errori si pagano a caro prezzo. Ora non abbiamo la forza per ribaltare il risultato. Dobbiamo cercare di tenere il risultato in equilibtrio il più possibile. Purtroppo, oggi siamo questi e dobbiamo stare più attenti. Per la seconda volta consecutiva ci ritroviamo a discutere su un risultato negativo”.
Roncari ci tiene però a sottolineare un aspetto importante: “Direi che non è finito l’effetto entusiasmo. Non abbiamo il tempo né la voglia di abbatterci davanti a questo tipo di difficoltà. Sicuramente domenica la squadra reagirà, ci siamo guardati negli occhi e ho visto questo. E’ chiaro che alle parole devono seguire i fatti”.
Tra i blucelesti, a prendere la parola è il capitano Andrea Rota: “Erano bravi a far girare la palla e quando incontri queste squadre, sembri sempre in difficoltà. E’ vero, però, che abbiamo fatto un passo indietro rispetto alle prime due partite. Bisogna prendersi le responsabilità e andare avanti.
Si discuteva a proposito di problemi di qualità. “Secondo me – continua Rota – è il modo di metterci anima e volontà in campo. Purtroppo non basta. Quando la gamba non arriva, ci devono arrivare la testa e il cuore. Noi ce lo mettiamo, ma ci vuuole qualcosa di più. C’è anche da dire che nelle ultime due partite abbiamo incontrato due grosse squadre. Anche domencia sarà un’altra partita di quelle toste. Il mister ha vinto lo scorso anno il campionato a Castiglione delle Stiviere e si è portato dietro 5/6 giocatori. Ognuno deve prendersi ancor di più le proprie responsabilità. Giochiamo in una piazza dove non basta quello che abbiamo fatto oggi. Dobbiamo prenderci gli onori e gli oneri legati al giocare qua. Oggi c’erano un paio di elementi che esordivano ed esordire qui emoziona. Essendo all’inizio della stagione, ci siamo trovati un po’ spiazzati da una squadra più forte di noi. Quando corri a vuoto, vuol dire che l’altra squadra è brava”.