INVERUNO – Si ode la voce del presidente dell’Inveruno passando nei pressi dello spogliatoio dei milanesi. Ha parole di elogio per i blucelesti e di rimprovero per i suoi, che in 11 contro 10 hanno incassato una sconfitta che brucia in ottica play-off.
Non si ode, invece, la voce del presidente del Lecco. Allo stadio di Inveruno, infatti, si sono visti solo il segretario Ivan Corti e il team manager Bruno Tridico.
Stefano Martinelli, autore di una doppietta, è il primo bluceleste a presentarsi: “Credo che, nonostante tutto, anche durante le altre partite, abbiamo sempre dimostrato di metterci tutto. Anche oggi non potevamo fare altro. E’ la mia prima doppietta in serie D: sono contentissimo. Sono soprattutto soddisfatto che sia servita alla squadra. La dedico alla mia mamma Graziella, che in questi giorni è in ospedale.
Luca Redaelli sa di avere fatto una buona partita e di aver conseguito un risultato significativo, che va al di là della classifica: “Prima di tutto, volevo chiedere scusa se alla fine ho un po’ esagerato con l’esultanza. Anche loro l’avevano fatto a Lecco e ci siamo presi la rivincita. Siamo felici, ma, guardando questa vittoria, potevamo fare molto di più durante quest’anno, perché oggi sono uscite tutta la qualità e la quantità di questa squadra. E’ giusto che noi facciamo il nostro dovere, cioè andare in campo e vincere. La società faccia la sua parte”.
Rocco Cotroneo arriva per la sua consueta intervista veloce: “Nessuno mi ha dettato la formazione. Io schiero sempre i giocatori che secondo me fanno il bene del Lecco. Questa squadra, con due-tre ritocchi, in un altro anno potrebbe fare grandi cose. Castagna ha giocato perché per 4 mesi ha giocato poco. Se l’è sempre meritato, si è sempre comportato bene. Anche Cardinio meriterebbe di giocare sempre. Oggi è entrato e ha spaccato la partita. Io ho solo schierato la squadra per vincere. Questa è una buona squadra. Abbiamo 49 punti, tutti meritati. Questo è il calcio”.