LECCO – Va di fretta Rocco Cotroneo, ma ci tiene a sottolineare una cosa: “La vittoria l’hanno fatta i ragazzi, che hanno dimostrato grande attaccamento alla maglia. Non hanno mollato e hanno dimostrato di essere professionisti”.
A parlare della partita dal punto di vista tecnico arriva il suo secondo, Davide Venantini: “E’ una vittoria di tutti, importante, perché ci permette di continuare la striscia positiva interrotta solo dalla partita con il Darfo, l’unica partita sbagliata da quando siamo arrivati”. Due nomi decisivi nella gara: Guobadia, schierato più avanti, e il portiere Frattini. “Iso è un giocatore eclettico, è stato preso proprio per questo: può fare l’esterno alto o basso a destra o a sinistra. Non abbiamo scoperto niente. Federico è stato preso per rimpolpare la batteria dei ’95. Stiamo pescando bene: domenica scorsa Rigamonti, oggi è toccato a lui. Probabilmente è stata una brutta partita, ma con 3 punti. Dobbiamo badare soprattutto a quello, essere concreti e fare punti”. La rosa non sembra essere più un problema: “C’è una certa sinergia con la Juniores. Ci sono giocatori che possono fare la spola. Il problema è quando i giocatori non li hai”.
Federico Frattini ammette di essere emozionato: “Con un pubblico così non ero abituato. Buon debutto, ma la partita difficile è sempre quella che viene. E’ la mia prima presenza in una prima squadra. Io sono di Novara, non faccio caso ad altro. Siamo calati nell’ultimo perché abbiamo fatto bene all’inizio e un calo ci sta. Ci voleva questa vittoria, ci siamo allenati bene e ce la meritavamo. Sono contento per il mister e per il prof”.
Ripercorriamo gli episodi in cui Frattini è stato protagonista. “L’uscita su Salandra era scontata: non potevo far altro per chiudergli la porta. In quella finale mi è venuto d’istinto andare giù”. Che cosa avrà convinto Frattini ad accettare il Lecco, nonostante il vuoto societario? “Per la mia crescita la società non ha importanza. Sono venuto qua per imparare qualcosa da qualcuno più grande. Le situazioni si superano, bisogna crescere”.
Davide Castagna, partito dalla panchina, si è fatto da solo il miglior regalo per il suo 23esimo compleanno: “Sono contento, anche perché è il 35esimo gol nel Lecco e questo mi permette di rimanere un po’ nella storia di questa squadra. Subentrare non è mai facile e questi 3 punti sono fondamentali. Io voglio salvarmi, la squadra vuole salvarsi. Oggi siamo stati anche fortunati. Abbiamo affrontato una signora squadra, che ogni anno è lì per salire, quindi non era facile. Meglio giocare contro le più forti? Be’, non so. In questo momento ce ne sono un po’ tante più forti di noi…”.