LECCO – Rocco Cotroneo, tecnico del Lecco, accetta con molta onestà il pareggio contro il Borgomanero, che tiene il Lecco lontano dalle zone nobili della classifica: “Secondo me, abbiamo perso troppe occasioni per avvicinarci ai play-off, prima di oggi. Quando sei in vantaggio, come a Seriate, a Seregno o a Piacenza, e non riesci a vincere, vuole dire che manca qualcosa. Nel primo tempo abbiamo fatto male; nel secondo siamo stati più ordinati, abbiamo creato qualcosa, ma su palle spizzicate. Abbiamo giocato male e una squadra discreta come la nostra, quando gioca male, è tanto se riesce a non perdere. E non abbiamo perso”.
Che cosa non è andato secondo i piani? “Un giocatore che ci può dare qualcosa in più a centrocampo è Mauri, che aveva un ’95 davanti. Pensavo che riuscissimo a sfondare, ma non ci siamo riusciti perché loro attaccavano in 4. Abbiamo sbagliato passaggi facili, il pallone iniziava a scottare… Poi abbiamo fatto una ripresa discreta, abbiamo creato qualche occasione, ma è stato bravo il loro portiere, come il nostro nel primo”. Il discorso si sposta però inevitabilmente sulla questione societaria. “Sta diventando una situazione difficile. I giocatori stanno facendo la guerra, ma ogni settimana parlano di 4-5 cordate… Non voglio arrivare a creare alibi ai giocatori, ma troppi discorsi distraggono. La verità è che mancano due mesi alla fine dal campionato e qualcuno ha famiglia e deve fare i conti. Hanno preso 4 mesi e ne mancano 6. Siamo arrivati a un punto in cui bisogna stare dentro o fuori. In questa situazione, di play-off è meglio non parlare, vivendo alla giornata. Quando vanno in campo, i giocatori non ci pensano, ma in settimana i discorsi su tutte queste cordate non aiutano. Secondo me, Cesana è l’unico che viene a dirci qualcosa. Ma con tutte queste cordate, alla fine ci impicchiamo. Bisogna che qualcosa si muova”.
Davide Castagna, informato sull’idea di Cotroneo, non può che confermare: “Ha ragione. Siamo soli, ci siamo solo noi. Sentiamo parlare di cordate, ogni settimana salta fuori qualcosa di nuovo, ma non sappiamo mai niente. E’ una situazione un po’ difficile. Oggi abbiamo fatto un primo tempo in cui siamo stati bravi e fortunati a non prendere gol. Siamo venuti fuori nel secondo tempo, davanti abbiamo fatto bene. In quell’occasione della ripresa, ho dovuto tirare di punta, perché stavo concludendo di mancino e mi è saltata via la palla…. Cosa bisogna fare? Sicuramente tenere il gruppo. La domenica pensiamo solo a fare bene e a vincere per noi. Ovvio che in settimana speriamo sempre che arrivi qualcosa di nuovo. Ci farebbe piacere non sentire solo chiacchiere, ma qualcosa di concreto. L’anno scorso, bene o male, c’erano i soldi e c’era un’atmosfera diversa. Purtroppo noi non sappiamo le cose che ci sono dietro”. Pentito di essere rimasto a Lecco? “Ho accettato questa sfida perché sono molto, forse troppo, attaccato a questa situazione. L’anno scorso abbiamo fatto bene e pensavo che, costruendo un gruppo basato su quello dell’anno scorso, avremmo fatto bene. Se sono treni, ripasseranno”.
Giuliano Melosi è accolto sempre con affetto al “Rigamonti-Ceppi”, anche se oggi il suo Borgomanero ha rischiato di dare un dispiacere ai tifosi blucelesti: Nel primo tempo ci è mancato il gol, abbiamo giocato quasi alla perfezione. La partita l’abbiamo fatta noi. Nel secondo tempo, siamo andati in difficoltà, soprattutto a centrocampo, dove avevo uno squalificato e ho solo 3 elementi”.
Con questo pareggio, il Lecco può dire addio ai timidi sogni di play-off. “L’anno scorso ve li avevo regalati. quest’anno il contrario – scherza l’ex centrocampista bluceleste – Al di là delle battute, il Lecco è partito male quest’anno e paga questo ritardo. Il Lecco lo abbiamo messo in difficoltà noi, ma credo che alla fine il risultato sia giusto”. Il Borgomanero visto all’andata è ormai un ricordo.
“Cerco di lavorare e di dare il meglio di me, anche se ultimamente subentro sempre a campionato iniziato. Non è facile, ma i risultati dicono che stiamo facendo bene. Il nostro campionato è in casa. La partenza nostra è stata deficitaria, paghiamo questo”.