Di Ceglie: “Contenti per noi, la società e la gente”

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BORGOSESIA – L’ex bluceleste Giuliano Melosi, arrivato da due settimane sulla panchina del Borgomanero, è dispiaciuto soprattutto per la mancata reazione dei suoi dopo il gol incassato a fine primo tempo: «Dopo il gol ci siamo sciolti e questo è il problema di questa squadra. Non abbiamo le palle. Una squadra vera la può ribaltare una partita così. Dopo un primo tempo del genere, dove abbiamo giocato veramente bene, non praticamente tornati in campo per la ripresa. C’è da lavorare, lo sapevo. Lasciamo perdere il risultato, che non mi interessa: uno o tre gol subiti non mi interessano. Ma non si possono sbagliare gol come quello di Martin e poi con una palla gol concessa andiamo sotto. Dobbiamo essere più cinici. La prima frazione è stata bella, ma di tiri in porta c’è stato solo quello di Martin Asiedu. Il Lecco? Agevolato dal gol concesso su un nostro errore. Un gol ridicolo…”. 

Riccardo Capogna, giunto al terzo gol stagionale, è consapevole dell’importanza del successo ottenuto: “E’ stata difficile. Abbiamo fatto fatica, poi siamo riusciti a sbloccarla. E’ un buon segno: la squadra è viva, è sempre stata viva. Se non si subisce gol, vuole dire che tutti lavorano bene. C’è da continuare su questa strada. Il gol? Bello perché non era facile arrivare in corsa, ma non era né troppo veloce, né troppo angolato. Un anno che mi va bene me lo tengo- Siamo una buona squadra”.

Beppe Butti: “Non abbiamo fatto bene il primo tempo, per me, né a livello tecnico, né a livello tattico. Nel secondo tempo ci siamo sistemati. Prima non eravamo a posto, probabilmente perché loro sono partiti forte, o forse perché questa squadra si sta portando dietro un carico di tensione enorme. Nel secondo tempo, invece, l’hanno scaricata e siamo andati bene. Non era facile su questo campo: si scivolava. Con i 4 dietro abbiamo fatto fatica nel primo tempo: troppo larghi. Radaelli era in difficoltà, è stato ammonito, ma nel secondo tempo ha avuto una buona tranquillità. Avevo fatto scaldare Redaelli perché rischiavamo di restare in dieci”.
Cosa serve per scaricare ulteriore tensione? “Che si mettano d’accordo e arrivi qualcuno a prendere in mano la situazione. Oggi con noi c’era solo un dirigente, tra l’altro legato alla Cento Bluceleste: Carmine Castella. Io guardo la realtà: abbiamo qualcuno a darci una mano, ma non troppi. I tifosi sono sempre presenti, incitano e criticano se è il caso”.

Leo Di Ceglie, autore di uno splendido gol dopo quello più fortunoso della scorsa settimana, rivela la serenità ritrovata: “Tra il campo e la situazione non era facile. Sapevamo che ci aspettava una battaglia, poi ci siamo messi a posto e abbiamo portato a casa i 3 punti. Abbiamo giocato poco rispetto ad altre volte, per come l’hanno impostata loro. Era più un ‘far la guerra’. Ma adesso bisogna portare a casa più punti possibili. Ci siamo messi con la testa giusta. Già dagli allenamenti siamo concentrati. Siamo contenti per noi, per il mister e per la gente, che se lo merita”.