CARATE – Il Lecco vince 3-2 a Carate in rimonta e si guadagna il passaggio al secondo turno di Coppa Italia. Tutto questo, grazie a una doppietta di Cardinio e al gol decisivo del più giovane in campo: Luca Romano, nato il 7 luglio 1996.
“Una bella emozione. Già giocare con i grandi mi sembra un sogno: mi hanno aiutato tanto. Poi, da quando sono nato non uso il mancino e segnare di sinistro è stata una sorpresa. Davvero una bella esperienza. Dedico questa vittoria a mia mamma e mio papà, che mi hanno sempre sostenuto. Anche i tifosi ci hanno aiutati: non sono abituato a tanto calore. Bello”.
Beppe Butti, che per la Coppa ha scelto di mandare in campo soprattutto chi non aveva giocato domenica scorsa, è soddisfatto, nonostante una prestazione non sempre all’altezza.
“Nel primo tempo eravamo timorosi. Abbiamo perso troppi duelli individuali. Nel secondo tempo ho visto giocare bene a calcio, con buone azioni; abbiamo tenuto noi la palla e siamo stati propositivi. Dobbiamo cercare di farlo sempre. Nel giocare a calcio bisogna anche rischiare qualche volta, avere coraggio. Abbiamo fatto 35 minuti benissimo, segnato il 3-2 e ci siamo seduti di nuovo. Vuol dire che è mentalità, non una cosa fisica. Quindi rischi di prendere gol: non esiste. Raggiunto l’obiettivo, sembra finita. Invece no: bisogna continuare fino alla fine”
I giovani si sono comunque mossi bene: “Romano ha cambiato tre ruoli, è un po’ un jolly. Giardini è più ordinato. Anche Vaglio ha fatto il centrale, ma non lo è. Giardini è arrivato da due giorni: ha grinta e corsa; piano piano si inserirà. I ’95 non potranno fare 4-5 partite di fila, più a livello mentale che fisico. E’ gente non abituata a giocare a questi livelli. Se hai dei ricambi buoni, sei facilitato”.
Non può condividere la stessa soddisfazione l’allenatore della Folgore, Massimo Sala, dispiaciuto per il risultato e per non aver colto i frutti di una prova tutto sommato positiva.
“A me brucia, perché i ragazzi hanno fatto una buona prestazione. Nel primo tempo abbiamo giocato meglio del Lecco”.
Fabio Cardinio, affamato di gol ma anche desideroso di raggiungere la tavola, è contento: “Sono soddisfatto per questi due gol. Sono in ruolo non proprio mio e sto imparando nuovi movimenti. Spero piano piano di ritagliarmi un posticino. Sul primo gol Leo mi ha dato una gran palla. E’ una cosa che proviamo anche in allenamento”.


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