Interviste – La ricetta della vittoria: “Cotta e mangiata”

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LECCO – Da cosa è nata la vittoria sulla capolista? Fiorenzo Roncari commenta il risultato rispondendo a chi gli chiede del modulo ormai consolidato: “Direi che stiamo lavorando solo su questo sistema di gioco. E’ chiaro che qualche interprete diverso può cambiare un po’ la qualità della situazione. Con Chessa abbiamo messo forse più fantasia e meno corsa, ma direi che va bene così”. Ha certamente attirato l’attenzione di più di un avversario… “E’ un giocatore così di alta qualità che credo sia soggetto per forza a qualche maltrattamento. Quando utilizza le sue energie nervose per metterle a servizio della squadra, va bene. Vorrei però sottolineare la prestazione di tutta la squadra”. La partita con la Caronnese aveva il compito di chiarire chi fosse il Lecco. Quindi, chi siamo? Il tecnico bluceleste non si esalta troppo: “Siamo una squadra sesta in classifica che con questa attenzione può togliersi qualche soddisfazione. Dire dove possiamo arrivare oggi, non lo saprei dire, peccheremmo di presunzione. Dobbiamo vivere alla giornata. Mi brucia ancor di più la sconfitta della scorsa domenica a Castel Goffredo: avessimo avuto questa intensità, avremmo 3 punti in più”.
Qual è il “segreto” del successo?
“Questo stadio fa la differenza. La nostra gente fa la differenza. Stiamo cercando di lavorare per correggere un po’ l’assetto e gli equilibri in trasferta, dove non abbiamo la stessa attenzione e dove cerchiamo forse troppo presto di vincere, esponendoci a ripartenze e a situazioni che ci fanno male. Oggi abbiamo finito un esame. Domenica ne abbiamo un altro, per di più fuori casa. L’ennesimo esame… Speriamo di essere maturi come lo siamo stati oggi. Lecco è una piazza importante, che esige. Dobbiamo fare tesoro di tutto per migliorarci costantemente. Abbiamo la possibilità di fare molto bene”.

Nicola Rota e Daniele Mignanelli entrano insieme in sala stampa. La timidezza impedisce loro di entrare uno per volta… Fortunatamente, la timidezza è qualcosa che li frena solo fuori dal campo.
Nicola Rota commenta la sua doppietta “Magari fosse sempre così… Arriverà anche il momento in cui sarà difficile far gol. Spero arrivi il più tardi possibile”. In campo, il giovane lecchese ha dovuto lottare parecchio: “Il 5 ce l’aveva con me, non so il perché. Forse perché sono giovane… Mi sono fatto un po’ male, spero che passi”. Sulle motivazioni alla base della vittoria, Nicola non ha dubbi: “Siamo stati concentrati tutta settimana, era una partita importante per noi e alla fine è andata bene così. Dedico la doppietta alla mia famiglia”.

Daniele Mignanelli è chiamato a commentare la sua bella prestazione e a spiegare qualcos’altro. A fine gara, infatti, il ’93 arrivato dal Novara ha indossato una maglietta con una scritta dedicata al tecnico della Caronnese: “Cotta e mangiata”. “Prima di venire qua a Lecco – chiarisce Daniele – ho provato per due giorni a Caronno, allora era giusto fare questa maglietta”. La Caronnese è prima, il Lecco è sesto, ma Mignanelli non ha dubbi sulle scelte fatte: “Sono molto molto felice di essere venuto qui. Questa è la risposta a domenica scorsa. Siamo entrati con la testa giusta e l’atteggiamento giusto. Quando entriamo così, non ce n’è per nessuno. Ora dobbiamo pensare a domenica, quando avremo un’altra partita difficile”. Quasi ci scappa anche il gol nel secondo tempo:  “E’ tutta la settimana che provo a tirare. Infatti in questi giorni continuavano a dirmi che ho la tiroide… Aver battuto la Caronnese è una bella emozione”.

Chiamato in causa, Corrado Cotta non può negare che la sua squadra abbia sbagliato partita: “In tutte le situazioni non va bene avere alibi. Complimenti al Lecco, al mister, allo stadio. In effetti, questa non è la mia squadra. Trovare i meriti e demeriti è sempre difficile. La mia squadra oggi non ha fatto niente. Questo è un girone che ha dei campi importanti e l’atteggiamento deve essere almeno alla pari. Oggi, onestamente, la mia squadra non ha giocato”.  Il perché non è facile da individuare: “Non è vero che siamo giovani giovani. Abbiamo gente con tanti campionati alle spalle. E’ stata una mancanza generale. Qualche mio giocatore è stato decisamente nervoso, ma un po’ tutta la squadra è stata bloccata e questo mi dispiace. Da martedì lavoreremo su questo”.
Sulla maglietta di Mignanelli, “Cotta e mangiata”, il tecnico sorride per la simpatia della trovata: “E’ un ottimo ragazzo, come giocatore e come persona. Gli faccio i complimenti”.