DARFO BOARIO – Fiorenzo Roncari è deluso dopo lo 0-0 di Darfo, anche se un po’ se lo aspettava: “Abbiamo beccato la giornata peggiore per venire a Darfo. Ci aspettavamo tante difficoltà e le abbiamo avute. Non siamo riusciti a fare gol e al 90′, come la scorsa domenica, quasi la perdiamo. Siamo stati un po’ troppo lenti nella circolazione della palla, un po’ troppo macchinosi, troppo prevedibili. Abbiamo concesso loro di abbassarsi e ripartire. Una partita complicata. Peccato, anche se c’è qualche buono spunto da prendere da questa partita. Abbiamo consolidato l’andamento in trasferta. Ma volevamo vincere”. Sui nuovi innesti: “A Sarao non sono arrivate poi tantissime palle. Una partita un po’ strana. Lui e Castagna si sono guardati un po’ poco. Tutti e due cercavano di finalizzare e si imbottigliavano. Chessa? Troppo lezioso. Lui ha la capacità di essere più rapido, soprattutto sull’ultimo passaggio, invece no. Si è allontanato a volte dalla porta per cercare spazio e ha fatto fatica. Però un paio di occasioni sono nate dai suoi piedi”.
Sul gol non gol di Beretta, il tecnico bluceleste non si sbilancia: “Non sono in grado di dirlo. Possiamo dire che nel primo tempo c’erano un paio di tocchi di mano in area loro, ma non ci siamo mai soffermati su questi episodi. Sono situazioni che poi cambiano tutto. Ma non possiamo discutere su quello che non è stato. Loro hanno rivoluzionato la squadra e hanno dato sostanza alla prestazione. Siamo tutti un po’ delusi, ma diamo continuità ai risultati. Mettiamola così”.
Davide Castagna freme per tornare a un gol che oggi gli è stato negato dal giovane portiere Maffi e da qualche svista in area bresciana. Lo 0 a 0 di Darfo, però, non rappresenta un’occasione persa: “Occasione persa no, perché quando si cambia l’allenatore scatta qualcosa e contro di noi fanno tutti la partita della vita. Nel primo tempo ho fatto un’incursione in cui c’era un fallo di mano netto. Poi un altro ancora. Se prima entravamo in area più facilmente, adesso ci manca qualcosa per fare gol. Le occasioni ci sono anche state. Dispiace. Io e Sarao dobbiamo ancora conoscerci. E’ importante perché non ne abbiamo uno che spizza di testa come lui e faccia da sponda. Nicola gli somiglia, ma ha altre qualità ed è giovane. Ovviamente bisogna trovare le giuste misure con i compagni”.