MAPELLO – Matteo Aldegani, il ’94 passato in prestito dal Lecco al MapelloBonate durante il periodo di Joseph Cala, è soddisfatto per la vittoria e per la prestazione personale, che lo ha visto andare vicinissimo anche al gol: “Provo rammarico per il gol mancato, ma sono contento per l’assist al mio compagno. Peccato non aver colto tutte le occasioni. Dobbiamo crescere sotto porta, quest’anno abbiamo perso diversi punti”. Il pensiero corre a qualche mese fa, quando Aldegani è passato dal bluceleste alla formazione bergamasca. “E’ stata un’estate un po’ così; ho dovuto fare delle scelte. Credo siano state giuste. Dedico la vittoria ai miei genitori, che mi seguono sempre, in trasferta e in casa”.
Leo Di Ceglie, primo bluceleste ad uscire dagli spogliatoi, non nasconde le lacune evidenziate dal Lecco: “Noi potevamo fare meglio, anche se non era facile giocare su questo campo, con le noestre quialità. L’arbitro ci ha messo del suo, ma è inutile attaccarsi a questo. Giovedì c’è subito un’altra partita e bisogna rifarsi. Castagna è sicuramente importante ed è mancato, ma noi dovevamo fare meglio. E’ stata una partita condizionata da fattori esterni. Forse abbiamo giocato anche meglio di domenica scorsa, ma allora abbiamo segnato subito. Dobbiamo sfatare il tabù della vittoria fuori casa”.
Luca Redaelli prova ad analizzare le cause della sconfitta: “E’ stato tutto un insieme, non una singola cosa. Abbiamo fatto un paio di falli e parlato troppo in campo. Il rosso di Mignanelli era vano. Sulla prima ammonizione ha parlato, sulla seconda bisoganava stare più attenti. Su un campo così non c’era molto da fare. Giocando loro in casa, sono partiti con un passo in avanti. Noi siamo venuti qui per fare la nostra partita. Non si può giocare sempre su un biliardo e con il sole”.
Si fa attendere Fiorenzo Roncari. Forse ha qualcosa in più da dire ai suoi ragazzi dopo una partita persa e finita in 9. “Non è che non ci abbiamo capito niente, ma forse qualcuno non era pronto a far la guerra. Oggi giocare poteva diventare un problema, loro hanno forzato molto i tempi dal punto di vista agonistico. Su un campo del genere può essere difficile fare anche valutazioni. Usciamo in 9. Sulla seconda ammonizione di Mignanelli non posso giudicare perché ero lontano. Sull’espulsione di Vaglio c’è stata una reazione isterica che il ragazzo poteva risparmiarsi. Hanno impostato la partita sulla forza. Poteva essere una partita diversa, qualcuno è mancato un po’ all’appello. Castagna è stata un’assenza importante, ma altri sono altrettanto importanti. Riccardo Poi è stato timoroso nell’approccio alla gara; lui ha già svolto questo ruolo nella sua carriera. I tre cambi contemporanei dovevano essere un segnale. L’intendimento era quello, abbiamo guadagnato parecchio campo, ma non siamo riusciti a concludere, pur avendo due buone occasioni con Andrea e Nicola Rota. Dispiace perché sul secondo gol non dovevamo commettere errori. Nei minuti finali non si sa mai cosa possa succedere. C’è stato carattere, ma non cattiveria agonistica, cosa che loro hanno avuto”.