17 anni, abita a Longone al Segrino ed è un nuovo innesto in casa Starlight Valmadrera
“Per me giocare a basket significa libertà. Il mio obiettivo? Dare sempre il meglio”
VALMADRERA – Ha appena compiuto 17 anni lo scorso mese di agosto. Giovane ma determinata a dare il suo contributo alla causa Starlight. Nuovo innesto nel roster della
compagine cestistica valmadrerese, quintetto pronto per disputare il campionato di serie B di basket femminile. A pochi giorni dall’inizio della stagione 2021/22, in casa Starlight, arriva Julia Colombo atleta nata ad Erba il 7 agosto 2004, residente a Longone al Segrino.
Ecco l’intervista
Come è nata la tua passione per il basket?
“La mia passione per il basket è nata quando avevo 5 anni grazie a mio fratello. Un giorno sono andata a vedere un suo allenamento e vedendo questo sport me ne sono subito innamorata. Ho deciso in quel momento che quello sarebbe stato il mio sport fino a quando avrei potuto”.
La tua storia agonistica?
“Ho iniziato a giocare a basket nelle Bocce, a Erba quando avevo 5 anni e sono rimasta in quella società fino alla categoria esordienti. Successivamente sono andata a Costa Masnaga e vi ho giocato per 4 anni, disputando i campionati Esordienti, U13, U14 e poi nella squadra di un anno più grandi di me quindi U16. Esperienza a Calolzio giocando nell’ U16 elitè ed U18”.
Cosa ti regala il mondo della pallacanestro?
“Per me giocare a basket significa libertà. Quella libertà che permette di scappare da tutti i problemi e da tutti i pensieri che ho. Mentre gioco a basket mi sembra di essere in un altro mondo, in un mondo in cui vorrei rimanere il più a lungo possibile”.
Proviamo a conoscerti meglio sul piano personale e tecnico
“Diciamo che non ho proprio delle doti migliori, sono più portata ai tiri più “complicati” per esempio sono più propensa a sbagliare un contropiede che magari un tiro con un difensore. Dovrei migliorare soprattutto su una cosa, cercare di usare più la mano destra. Per esempio quando mi trovo sotto canestro e ho la palla vado sempre e solo a sinistra, anche se magari è presente l’avversario che mi marca e molto probabilmente anche altri difensori, mentre magari a destra non ne e presente nessuno”.
Come si è creato il contatto con la Starlight
“Il mio contatto con Starlight nasce da alcune mie ex compagne di squadra che sono venute a Valmadrera a giocare, ed essendosi trovate bene, mi hanno chiesto di provare a unirmi con loro e molto volentieri ho accettato e ne sono felice”.
Una promessa che fai a te stessa ed alla società?
“Di impegnarmi nonostante le difficoltà che ci potranno essere e di non mollare mai anche se le cose potrebbero andare male. Di dare sempre il meglio di me in ogni allenamento e in ogni partita”.
Il tuo sogno nel cassetto Julia?
“Il mio sogno nel cassetto è fare sempre più progressi nel basket e un giorno essere un ottimo giocatore. Nel campo professionale, spero di far avverare il mio sogno di essere un architetto di alti livelli. Ma soprattutto spero di riuscire a realizzare entrambe le cose e praticarle senza dover rinunciare a una delle due”.