LECCO – Dopo la richiesta di chiarimenti avanzata dal Comitato Acqua Pubblica, Veronica Tentori, vincitrice delle primarie Pd a Lecco e vicinissima all’ingresso in Parlamento, spiega la sua posizione su uno degli argomenti che da mesi accende il dibattito nel lecchese e che ben presto vedrà i sindaci del territorio scegliere il modello di gestione del servizio idrico per la provincia di Lecco.
Di qui, il “pressing” del Comitato, indirizzato a tutti i candidati messi in campo al Pd Lecco per le prossime elezioni politiche e poi a Veronica Tentori dopo l’intervista rilasciata a Lecco Notizie, all’indomani delle votazioni (vedi articolo). Ora la giovane candidata replica al comitato in una lettera che pubblichiamo nella sua interezza:
“Cari amici del Comitato Acqua Pubblica
Intanto sono lusingata dal vostro interesse per la mia candidatura e quindi per il PD.
Rispondo alle vostre domande sottolineando due elementi:
1) Per me l’acqua è un bene primario per l’umanità e quindi deve restare pubblica, senza gestioni e profitti da parte dei privati. Sulla base di questo principio, lo ripeto ancora, ho convintamente sostenuto il referendum.
2) Ho un grande rispetto per i Sindaci del nostro territorio, che hanno il compito di prendere decisioni su questa materia nell’interesse dei cittadini. Mi pare che finora la decisione presa con il referendum sia stata garantita: nessun privato ha manovrato e lucrato sull’acqua pubblica nella provincia di Lecco.
Ho già affermato che la scelta operativa con la quale deve essere portato avanti l’obiettivo dell’acqua pubblica (società in house, azienda speciale, ecc.) è un tema complesso, per il quale i sindaci hanno anche richiesto pareri ad autorevoli giuristi.
Va anche considerato che non potrà essere messa da parta la necessità di provvedere agli investimenti per rendere la rete idrica efficiente e per ampliarla secondo le esigenze attuali. In ogni caso, la cosa fondamentale, a costo di ripeterlo all’infinito, è che la soluzione che verrà trovata possa garantire il completo controllo della gestione dell’acqua da parte dei sindaci, quali rappresentanti di tutti i cittadini, e che di conseguenza nessun privato possa lucrare sull’acqua pubblica“.
Veronica Tentori