LECCO – Riceviamo e pubblichiamo:
“Prendo atto del deliberato della Conferenza dei Capigruppo e mi atterrò di conseguenza rispettando le decisioni imposte .Resto però assolutamente perplesso sulle motivazioni che hanno spinto tali decisioni di convocare un Consiglio Comunale dopo le elezioni (11.3.2013). Sicuramente ,secondo me, inattendibili le ragioni che hanno portato a questa decisione volendo a tutti costi rimandare ordini del giorno o mozioni in tempi che possano meno strumentalizzare l’opinione pubblica visti i temi da me inoltrati :Unioni Civili che potrebbero in qualche modo scombussolare maggioranza e minoranza tanto attenta e sensibile ai temi sui diritti ,ma poi in pratica come dimostrasi fuorviante nelle decisioni.
Mettendo poi in ordine ,una mia altra mozione sui disabili ,oramai fattasi vecchia a furia di aspettare nei gelosi cassetti della Presidenza ( più di un anno ) da qui allora appare palese la conferma di voler deliberatamente aspettare dopo le elezioni . Sarà la paura che fattasi ormai da padrona dopo le faccende che hanno coinvolto partiti locali e nazionale ad aver maggior attenzione nel non esporsi ulteriormente.
Ciò nonostante non è mia intenzione sottrarmi alle regole del gioco democratico, anzi, voglio fornire alla città l’occasione di testare le genuine intenzioni di chi veramente è per la chiarezza e chi invece ipocritamente si nasconde pauroso di strumentalizzazioni del Consiglio Comunale, massima espressione della democrazia cittadina. Infine mi corre l’obbligo di precisare che il Consiglio Comunale è l’espressione della volontà popolare, ad esso si deve il massimo rispetto ,per cui un più di un mese ,precisamente dal 28 gennaio al 11 di marzo, (mai successo) senza un Consiglio si percepisce con l’olfatto del perché e del per come : Prossime Elezioni e tanta preoccupazione, angoscia e timore sia dalla parte della minoranza che dalla maggioranza, perché in caso contrario qualcuno l’avrebbe richiesto.”
Ezio Venturini
Capogruppo Consigliare Italia dei Valori Lecco