SEREGNO – Una partita da consegnare alla storia. Ancor prima del fischio d’inizio si sapeva che Seregno-Lecco sarebbe stata importante, certamente non decisiva, ma significativa sì. Purtroppo, è stato più significativo quanto accaduto fuori dal campo. In virtù del pareggio pomeridiano della Caronnese, un’eventuale vittoria bluceleste avrebbe portato finalmente la squadra di Roncari nei play-off. A un mercoledì di Champions, del resto, era doveroso chiedere qualcosa di speciale. E qualcosa di speciale è arrivato: l’elezione del nuovo papa Francesco I, affacciatosi su Piazza San Pietro proprio mentre Lecco e Seregno si accingevano a salutare il pubblico del “Ferruccio”.
Peccato che, in questa concatenazione di particolari eventi, non sia arrivato anche il successo del Lecco, imbavagliato dai brianzoli per quasi tutta la gara, persino quando i padroni di casa sono rimasti in dieci per un’ingenuità di Demasi.
Pochissime le conclusioni degne di nota per il Lecco: un tiro-cross di Mignanelli nel primo tempo, una botta di sinistro di Sarao nel secondo e una conclusione da fuori a fil di palo all’ultimo secondo, ancora di Mignanelli. Più pericolose quelle del Seregno, che a una decina di minuti dal termine ha sprecato un match-ball con Ferrè, la cui conclusione a botta sicura ha colpito in pieno il palo.
Insomma, il conclave per il Lecco non è affatto finito.
Fumata nera. Anzi, nerissima.
SEREGNO (4-4-2): Maggioni 6,5; Samaden 6, Demasi 5, Grassi 6,5, Viganò 6; Comi 6 (42′st Ferrario ng), Pellegata 6, Pedrocchi 7, Di Lauri 6,5; Giangaspero 6 (18′st Favero 6), Ferrè 6,5 (38′st Marin ng). A disp.: Maino, Tedeschi, Marano, Barbieri. All.: Aquilante.
LECCO (4-3-1-2): Frigerio 5,5; Gritti 6, Redaelli 6, Rudi 6, Mignanelli 6; Andrea Rota 5,5 (23′st Sciannamè 5,5), Romeo 6,5, Mauri 6; Chessa 5,5 (18′st Asiedu 5,5); Sarao 6 (28′st Nicola Rota ng ), Castagna 5,5. A disp.: Facheris, Aldegani, Asti Brun, Bonacina. All.: Roncari.
ARBITRO: Alberto Sartori di Este. Assistenti: Lorenzi (Bolzano), Patil (Trento)