LECCO – L’assemblea dei genitori degli alunni delle scuole elementari di Aquate plaudono, attraverso una missiva, all’iniziativa messa in atto dal consigliere comunale Ezio Venturini, il quale nei giorni scorsi si è recato di sorpresa alla scuola media di Maggianico per controllare di persona la qualità del cibo servito ai ragazzi (vedi articolo). Un’azione gradita, anche se i genitori chiedono controlli più costanti e continuativi “Una rondine non fa primavera“, puntualizzano. Inoltre, visti i recenti problemi emersi, spronano la ditta fornitrice del cibo a relazionarsi direttamente con loro e con la Commissione Mensa invitando nel contempo lo stesso Venturini e tutti i consiglieri comunali a farsi avanti per dare vita ad un confronto costruttivo.
Di seguito la lettera integrale giunta in redazione.
“Siamo ben contenti che i consiglieri comunali abbiano preso coscienza delle problematiche riguardo la mensa sollevate da tempo dai genitori. Troviamo dunque molto opportuna la visita che il consigliere comunale Ezio Venturini ha fatto nei giorni scorsi visitando a sorpresa una mensa scolastica, in questo caso quella della scuola media di Maggianico, come voi avete riportato nell’edizione di martedì.
Naturalmente non crediamo si possa considerare l’esito di questa singola visita come esaustivo per una verifica come sollecitata dalla denuncia che i genitori della scuola di Acquate – e non solo – portano avanti da molti mesi, fino a raccogliere l’attenzione del Consiglio Comunale. Il fatto che Venturini abbia trovato un buon cibo è certamente anche merito dell’azione di controllo quotidiano che da anni i genitori svolgono, attraverso la Commissione Mensa, e forse in parte anche conseguenza della particolare cura indotta sul fornitore Elior dall’attenzione seguita alle recenti pubbliche proteste dei genitori. E merita ricordare che si tratta degli stessi genitori che sono già ben informati della situazione e hanno approfondito il problema, anche nel dettaglio e ben al di là di quanto può apparire da un singolo sopralluogo – bene o male che vada –, e che oggi stanno cercando di proporre la questione a un superiore livello d’attenzione e verifica e migliorare davvero in modo definitivo la qualità del servizio mensa somministrato nelle scuole ai nostri figli.
E’ importante che sia mantenuta alta l’attenzione: se vai in casa di un povero per un’ora e questo ti fa vedere solo l’argenteria, puoi anche pensare che sia la casa di un ricco…
Precisiamo che il nostro fornitore deve fornire cibo di ottima qualità (dal momento che vuole essere pagato 5,95 per ogni pasto di ogni bambino) anche senza il timore dei controlli … cosa che non succedeva nei tempi precedenti e troppo spesso ancora non succede.
Per fare un lavoro di verifica serio ed al servizio della città e delle famiglie, sarebbe opportuno innanzitutto relazionarsi con i genitori che hanno sollevato la protesta e con la Commissione Mensa, che da anni è coordinata col Comune per verificare la qualità e raccoglie le schede di valutazione del cibo da tutte le scuole di Lecco, non occasionalmente, ma con continuità. Schede che raccontano di un cibo tendenzialmente di non adeguata qualità, anche perché viene cucinato a oltre 20 km di distanza diverse ore prima di essere servito ai bambini.
Vogliamo anche sottolineare che l’enorme lavoro della Commissione Mensa e del controllo quotidiano nelle mense scolastiche da parte dei genitori, è tutto gestito da volontari, che sottraggono tempo ed energie al proprio lavoro, per verificare e garantire un pasto adeguato ai propri figli.
Auspichiamo quindi che il consigliere Venturini, come chiunque altro voglia documentarsi con serietà e farsi un quadro più completo e veritiero della situazione, prenda contatto anche con i genitori e dedichi attenzione, volontà, impegno e studio a questa importante e delicata questione.
Noi chiediamo – se ci è concesso – che il Consigliere, insieme agli altri suoi colleghi, s’impegnino soprattutto in questo e portino l’istanza della Mensa scolastica in Commissione consigliare attraverso la proposta di audizione di una rappresentanza dei genitori, che da anni stanno lavorando alla questione e che da molti mesi hanno sollevato il problema a livello cittadino, destando finalmente l’interesse anche del Consiglio Comunale.
Il nostro interesse è quello di genitori, prima ancora che di cittadini, e pertanto è innanzitutto quello di affrontare e risolvere il problema e dunque auspichiamo il coinvolgimento dei consiglieri, pregandoli di informarsi al meglio e senza fretta di formulare giudizi sulla base di informazioni troppo limitate e di considerare con la dovuta attenzione la situazione pregressa, attuale e le prospettive future.
Una rondine non fa primavera e una giornata di cibo buono non rende un ristorante stellato, ma una cittadinanza consapevole può costringere un fornitore ad offrire un pasto adeguato alle richieste e un’amministrazione comunale ad assumersi le proprie responsabilità”.
Barbara Ruggiero, Paolo Trezzi, Matteo Codecasa, referenti per l’assemblea dei genitori sul “Problema Mensa” di Acquate.