PERGINE VALSUGANA – Fiorenzo Roncari non può festeggiare il rientro nei play-off. Ma non tutto è perduto. “Non ho visto una buona partita, né da parte loro, né da parte nostra. Dopo l’1-0 abbiamo avuto due volte la palla sulla linea di porta e non abbiamo chiuso. Giocare contro squadre con il cervello libero non è mai semplice. Ma la mia squadra ha dimostrato anche questa volta grande voglia. Dopo aver guardato la classifica, con il Darfo che deve ancora fare un punto domenica prossima, lo spogliatoio ha ripreso vigore. Quella sciagurata condotta di gara di Caronno ci pesa, ma abbiamo il dovere di andare fino in fondo. Dobbiamo chiudere bene davanti ai nostri tifosi e ci sono tutte le condizioni perché la nostra storia di quest’anno finisca bene”.
Le difficoltà non sono mancate, anche per un campo in condizioni non ottimali per giocare a calcio: “Si faceva fatica a trovare l’attimo per giocare la palla in modo preciso. I nostri giocatori trovano la palla sulla corsa e loro sono stati bravi a giocare con i centrali e un centrocampista che tornava su una nostra punta. Ci è mancato poco per chiudere la partita sull’1-0, ma con le buone o le cattive le cose devono tornare. Siamo ancora con la testa sul pezzo e vogliamo che il nostro campionato cominci domenica. Speriamo di non pagare qualche errore del passato”.
Renato Facheris, tornato in campo da titolare dopo il 6 gennaio, può raccontare una partita vissuta da protagonista: “Il primo gol preso è arrivato da una palla in mezzo dentro la mia area, ma non potevo uscire; abbiamo perso un po’ le marcature dietro ed è entrata. Però abbiamo fatto il massimo per portare a casa i 3 punti e ci siamo riusciti. Abbiamo fatto tanta roba oggi, secondo me. Anche nei primi dieci minuti abbiamo sofferto un po’, il campo non ci ha aiutato, ma è andata bene. Nulla è ancora perduto”.
In Trentino è arrivato anche Alberto Frigerio, squalificato. “Alberto mi ha fatto gli auguri e questo dimostra che c’è stima tra noi”.
Sul secondo gol giallonero era impossibile intervenire, ma il Lecco ha ritrovato le forze per rialzare la testa. “E’ stato un gran gol, un tiro della domenica: è stato bravo lui; l’ha stoppata di petto e l’ha calciata benissimo. Avevo la concentrazione giusta, sono pronto a queste situazioni, anche perché il ruolo del portiere è questo. La notizia della vittoria della Caronnese ci ha un po’ rammaricato, però noi dobbiamo essere contenti”.
Davide Castagna e Manuel Sarao si presentano insieme. Del resto, sul campo di Pergine hanno fatto tanto insieme: assist di Sarao per Castagna per il primo gol; assist di Castagna e gol di Sarao per il 2-2. Infine, il gol di Chessa, arrivato grazie a una deviazione. “Se non avessimo segnato il terzo gol con un po’ di fortuna, avremmo trovato un altro modo per farlo. In queste partite conta quello che hai dentro”, afferma Davide.
“Ormai non è più una questione fisica, dipende se hai voglia o no”, aggiunge Manuel.
Ormai parlano anche all’unisono, come in campo.
“Oggi è facile dire che possiamo giocare insieme perché abbiamo vinto e fatto gol entrambi, facendo assist l’uno per l’altro, ma la risposta è arrivata dal campo, che dà sempre risposte sincere. Abbiamo provato diversi moduli in questi mesi e oggi si è visto il frutto del nostro lavoro. Speriamo di vederne ancora”.