LECCO – All’età di 91 anni, compiuti lo scorso 12 giugno, è morta l’astrofisica Margherita Hack. Nata a Firenze nel 1922, si è spenta la notte scorsa all’ospedale Cattinara di Trieste, dove si trovava da circa sette giorni in seguito a problemi cardiaci.
Astrofisica di fama mondiale, atea convinta, la Hack si laureata in fisica nel 1945 e fino al 1992 ha insegnato astronomia all’Università di Trieste. E’ stata la prima donna a dirigere un osservatorio astronomico in Italia, nonchè membro dell’Accademia dei Lincei, dell’Unione Internazionale Astronomi e della Royal Astronomical Society, dal 1989 è garante scientifico del CICAP e, dal 2002, presidente onorario dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti; dal 2005 è iscritta all’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica. Nel corso degli anni ha svolto anche un importante ruolo sociale e politico candidandosi con la sinistra alle elezioni regionali in Lombardia nel 2005 e nel Lazio nel 2010 e alle elezioni politiche nel 2006 e nel 2010.
Lecco l’aveva accolta nel 2011, al Festival della Fisica, organizzato dall’istituzione Villa Monastero con l’allora presidente Rossella Sirtori e, nell’occasione, era intervenuta insieme al filosofo e matematico Giulio Giorello alla serara tenutasi in sala don Ticozzi dal titolo “Come funziona l’universo?”.
Numerose le sue pubblicazioni di testi scientifici e universitari. Nel 1978 ha fondato la rivista “L’Astronomia” e nel 1980 ha ricevuto il premio “Accademia dei Lincei”, sette anni dopo il premio “Cultura della Presidenza del Consiglio” e il 12 agosto 2010 è stata premiata a Torre del Lago Puccini come “Personaggio gay dell’anno” per la sua attività a favore dei diritti civili e del riconoscimento giuridico delle coppie omosessuali. A lei è stato anche intitolato l’asteroide 8558 Hack scoperto da Andrea Boattini e Luciano Tesi.