PESCATE – Riceviamo e pubblichiamo
“Una normalissima giornata d’estate, passo sul Terzo ponte e vedo con enorme stupore un cartello pubblicitario promosso dal sindaco per valorizzare l’identità territoriale del comune di Pescate (un’ idea geniale oppure uno spot personale del sindaco mi domando? E poi la classica domanda mi frulla in testa ..chi lo paga?).
Passa qualche giorno e su un giornale locale leggo ancora di lui … del sindaco di Pescate che in atteggiamenti da sceriffo e paladino della giustizia si vanta di affiancare personalmente i vigili sulla pista ciclabile per appioppare multe a poveri ciclisti della domenica sprovvisti di campanello. (Avrà anche ragione ma su quante altre piste ciclabili troviamo questi atteggiamenti intimidatori? Che soffra leggermente di protagonismo?)
Preso dalla paura e al tempo stesso attento al rispetto delle regole, compro un campanello lo fisso al mia bici ormai datata e via…si parte da Lecco in direzione Pescate.
Vedo il cartellone pubblicitario, mi aspetto di trovare vigili e sceriffi vari ma, ahimè, nulla di tutto ciò. Trovo solo un lago un tantino pieno di alghe, ma se giro lo sguardo dall’altra parte scorgo numerosi mostri di cemento. Era parecchio che non facevo questa strada e trovare a pochi metri dal lago un palazzo di 4 piani con un muro di confine sul lago fatto da pietre scurissime mi sembra davvero il Muro del Pianto (fatto per noi cittadini che vediamo il territorio rovinato per sempre)
Che sia la pietra tipica del posto? (scusate la mia ignoranza!). E’ più facile che sia una trovata di qualche architetto da strapazzo!
Mi fermo ad ammirare tale opera e mi rendo conto che tutte le persone che passano rimangono stupiti da tale scempio criticando l’opera e pronunciando epiteti irripetibili .
Ma il Comune non ha colpe? Ma il Consorzio dei laghi non dice nulla? Ma il Parco Adda dorme? Ma sono solo io ad accorgermene?
Non è finita…. alzo lo sguardo e dietro ne vedo uno ancora più brutto (non parlo di sceriffi ma di palazzi). Cubatura enorme, strada di accesso a senso unico senza marciapiedi colore giallo vomitevole e architettura degna di un disegno di un bambino dell’ asilo! Non ho parole. Diranno che la colpa è del solito povero PGT delle leggi che prevedono cubature enormi, ecc., ecc.!
La mia non vuole essere una lettera di critica ma semplicemente una breve descrizione dei fatti e soprattutto un invito a tutti a recarsi di persona in questo territorio da valorizzare e giudicare di persona.
Ma se andate in bici mi raccomando… verificate che sia munita di campanello”.
Lettera Firmata