LECCO – Riceviamo e pubblichiamo:
“I pro e contro di questo caos Tares erano tutti apparecchiati oggi all’Ufficio Tributi.
Le note negative:
1) La coda infinita e l’attesa snervante, soprattutto perché vi erano molte persone in su con gli anni.
2) Perché non si può dover stare a casa dal lavoro per pagare le tasse locali. Le 2 ore di apertura del sabato sono una boccata d’ossigeno in una camera a gas. Solo una.
3) I modelli spediti a ridossissimo dalla scadenza del pagamento, solo in questi ultimissimi giorni, senza nemmeno avere quasi il tempo delle verifiche e di porvi rimedio. Una leggerezza non da poco. Viste le quantità di errori di attribuzione delle categorie ect.
4) La scelta – e non modifica – della scadenza di pagamento al 16 settembre, malgrado il caos prevedibile, il ritardo nella spedizione dei moduli è un’altra delle pecche dell’Amministrazione. Potevano deliberare d’urgenza, sbattendosi un po’, la posticipazione della prima rata così da dare più tempo per sistemare errori o aggiornare i dati.
5) L’aver indicato sui moduli la finta possibilità di verificare i propri dati collegandosi al sito del Comune (con le passw indicate) e non essere vero. Una presa in giro.
Il Comune ha quindi perso diverse occasioni per evitare questo caos.
Se ci aggiungiamo:
6) La non volontà di ridurre i costi dell’Appalto usufruendo delle Leggi, che lo permettono.
7) La scelta, paradossale, di applicare coefficienti mediobassi a banche e supermercati ect. così come se fossero le realtà meno abbienti.
8) Considerare il garage come l’abitazione cioè come produttore della stessa quantità di pattumiera dell’abitazione è burocrazia miope.
Tutte cose che nessun consigliere ha colto e voluto sistemare.
Le note positive, emerse in questo caos nei corridoi dell’Ufficio tributi, però ci sono:
1) L’assistenza e il tentativo, seppur minimo, ma comunque utile, da parte dell’Assessore Corti nel provare a spiegare la lettura della cartella esattoriale alle singole persone in attesa è uno dei primi aspetti che va sottolineato e riconosciuto.
Questo ha permesso a diversi cittadini di evitare la lunga attesa e vedersi chiarito il dubbio. Sarebbe auspicabile che questo tipo di consulenza “volante”, fosse sostenuta anche dai consiglieri Comunali.
2) La pazienza e competenza degli impiegati, malgrado ritmi e stress che indubbiamente possono esserci è una nota molto positiva.
3) L’aver scelto il numero massimo di occupanti, quando il dato non era chiaro o presente negli archivi, elevando così di molto l’importo della tassa. Un ottimo escamotage per far emergere anche tutte quelle situazioni di furbizia e errate dichiarazioni che nascondevano a volte elusioni e furti alla collettività.
Il Comune ha quindi perso diverse, troppe, occasioni per evitare questo caos ma almeno alcuni lì dentro han provato a metterci almeno mezza pezza.
Di questi tempi non è poco”.
Paolo Trezzi