OLGINATE – Se c’è chi ha gioito all’annuncio del possibile prolungamento della tangenziale da Usmate Velate fino ad Olginate, non si può dire lo stesso di Legambiente e dell’Associazione Monte di Brianza che hanno definito l’operazione come di “propaganda politica”.
I due enti ambientalisti si sono detti infatti preoccupati per le “ricadute negative per l’ambiente in termini di agenti inquinanti” e per la sorte degli “ultimi scampoli di terreno ancora libero rappresentano tutto ciò che si è miracolosamente salvato dall’aggressione del furore edilizio”.
“Intanto la proposta pecca certamente di originalità – spiegano i presidenti delle rispettive associazioni Pierfranco Mastalli e Franco Orsenigo – poiché le strade sembrano essere l’unica risposta a bisogni, necessità e criticità di un territorio […] ogni giorno chiudono attività produttive e commerciali, e dove, di conseguenza, non c’è più nulla da trasportare, e dove la crisi ed il caro benzina costringono a far di conto, la Lombardia cosa tira fuori dal cilindro magico ? Una strada!! Ci saremmo aspettati che la tecnologica, evoluta, nonché regione-traino economica dell’ Italia, si proponesse per un ripensamento serio e non demagogico sui temi della mobilità”.
Da Legambiente e Associazione Monte di Brianza giunge quindi una proposta alternativa: “Puntare sul trasporto su rotaia secondo l’esempio di quanto sta accadendo in molti paesi europei a noi vicini. In un territorio caratterizzato da un alto grado di mobilità individuale riteniamo infatti che la ferrovia possa essere la risposta adatta soprattutto se supportata dalla giusta e necessaria volontà politica di proporre soluzioni efficaci, anche se di certo non nuove”.
“C’è in ballo la dimostrazione che cambiare è possibile – concludono i presidenti – E questa non è un’operazione edilizia. E’ un’operazione culturale”.