LECCO – Riceviamo e pubblichiamo:
“Egregio Direttore
ho letto con stupore l’articolo apparso sul suo giornale on line dove un certo signor Venturini evidenzia con grande rammarico che la presenza di rifiuti sulla sponda rischia di “offuscare” lo splendore dell’isola viscontea.
Stupore perché l’inciviltà di pochi non può essere presa a pretesto per fare certe affermazioni del tutto gratuite. Se tutti fossimo coscienti di quali sono i nostri doveri oltre che i nostri diritti, certe cose non si vedrebbero in giro per la città. Se tutti quelli che portano a spasso i cani si munissero degli appositi sacchetti e si premurassero di raccogliere gli escrementi non saremmo costretti a prestare attenzione dove camminiamo per non incappare in certe sgradevoli sorprese.
Se tutti coloro che devono buttare un pezzo di carta cercassero il cestino non se ne vedrebbe più per terra. Se invece di posizionare un sacco nero negli appositi spazi preposti per la raccolta, lo si lascia dove si è più comodi, tutto ciò è segno di maleducazione. Le regole esistono e dovrebbero essere rispettate da tutti.
Caro signor Venturini, visto che non ho avuto il piacere di conoscerla, la invito a venire a trovarci sull’isola dove il giovedì i volontari, di cui io mi onoro di farne parte, si impegnano con dedizione per mantenere l’isola pulita, per accogliere la gente che desidera visitarla. L’aspettiamo, non ci deluda”.
Luigina Perozzi