LECCO – Riceviamo e pubblichiamo:
“Egr. direttore, da anni tratto tematiche riguardanti le varie forme di criminalità. Scrivo e ho scritto recentemente proprio del rischio di infiltrazioni delle organizzazioni mafiose nelle amministrazioni locali del lecchese.
L’attuale classe politica evita di confrontarsi con questo problema, anche il sindaco di Lecco non è nuovo a scansare la questione. Metastasi si rifà al libro uscito e affrontava la questione in modo articolato proprio in merito ai Coco. Lo stesso sindaco Brivio, ad un incontro televisivo, da GAD Lerner, minimizzava la faccenda.
Entro nel merito. Il consigliere Palermo è stato assessore a Valmadrera, è stato candidato a Lecco, allora segretario del Pd era il vice sindaco attuale di Lecco. Tutte le candidature solitamente vengono discusse, presentate e deliberate, così succedeva quando ero segretario del PDS. La negazione in psicoanalisi significa confermare.
Il Sindaco di Lecco, Virginio Brivio, non è più dipendente del comune di Valmadrera. Minimizzare la funzione che ha svolto è un grosso errore politico, è non cogliere la dimensione del ruolo.
C’è una responsabilità politica strutturale in ciò che è accaduto, inoltre emerge la messa in mora di un gruppo di potere locale politico che si comporta come una piccola lobby. Ernesto Palermo è conosciuto dal gruppo, non è un estraneo, e’ funzionale al contesto. Il sindaco dovrebbe almeno sospendersi in attesa di ulteriori chiarimenti.
Il Pd e il segretario provinciale dovrebbe essere più cauti. La trasparenza e’ uno dei principi morali che Enrico Berlinguer ci aveva insegnato”.
P.s. Sono fuori dal’ Italia
Dott. Enrico Magni