Lettera. Il porto, sì o no? Decidano i cittadini con un referendum

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spiaggia caviate ingressoLECCO –  Riceviamo e pubblichiamo:

“Vorrei proporle una riflessione e una proposta in merito al porto a Lecco.
Leggendo anche oggi il vostro giornale (vedi articolo, ndr), noto ancora una volta la richiesta a gran voce della realizzazione del porto anche a Lecco. Addirittura oggi leggendo l’articolo “Confcommercio: analisi del 1° semestre tra Pgt, Mercato, Lungolago ed Expo” il presidente ne richiederebbe addirittura due, ma c’è davvero tutta questa richiesta?.
E’ da quando si è iniziato a parlare di questo progetto che penso e ripenso all’effettiva utilità di questa opera a Lecco. Leggendo negli anni scorsi, mi era parso di capire che, tutto il lago è ben dotato di rimesse per le barche e che alcune sono addirittura libere!
E poi il nostro bellissimo lago e sottolineo bellissimo rimane sempre, passatemi il termine, un piccolo “catino”, e non riesco ad immaginarmi orde di barche risalire l’Adda per arrivare al nostro lago e cosi aumentare il turismo.
Allora perché realizzarlo? Per il soliti pochi che si possono permettere la barca? Per far piacere a qualche imprenditore?
Io onestamente impiegato, che a fine anno non avrà più un lavoro, non la reputo proprio un’opera da realizzare ed importante per la nostra città. Credo che ci siano altre e molto più importanti priorità.
E che non mi si dica che serve per aumentare ed incentivare i turisti. Di operazioni accolte con piacere negli anni scorsi, anche da Confcommercio e da altri operatori del settore, adesso sono rinnegate. Vedi la chiusura del lungolago, che quando era stata proposta avrebbe sicuramente aiutato i commercianti, oppure l’ostello della gioventù, indispensabile per attrarre turisti e chiesto a gran voce dal governo di allora (Lega, Forza Italia e AN) ed ora abbandonato a se stesso senza che nessuno ne parli, ora non serve? Oppure aumentare i parcheggi in centro intervenendo sul parcheggio di piazza Affari, (voluti da Lega, Forza Italia e AN) e sappiamo in che stato è da anni. E non mi si dica di essere di sinistra perché l’amministrazione di adesso (PD e company) sta mantenendo ben poche delle promesse, e di promesse si trattano, fatte in campagna elettorale, un esempio su tutti il centro sportivo del Bione, anch’esse indispensabile per il valore del territorio.
E allora mi chiedo un’altra volta. Ma il Lecchese lo vuole veramente il porto o i porti? Non è più importante e più utile finire quello già iniziato ed abbandonato?
Propongo questa cosa all’Amministrazione.
Visto che saranno tutti i lecchesi a pagarlo, e anche profumatamente e non i pochi che lo potrebbero utilizzare, perché non far scegliere a tutti i cittadini tramite un referendum??
Visto che la città è di tutti e non di pochi, mi sembra giusto far decidere a tutti”.

Cristian Galbiati