LECCO – Il protagonista della seduta di consiglio comunale di mercoledì sera è stato il bilancio di previsione 2014-2016, presentato un mese fa e approvato dal Consiglio dopo un dibattito intenso con la maggioranza ovviamente a difendere il proprio operato e le minoranze a contestare duramente quanto presentato.
Dai banchi della maggioranza c’è chi infatti sottolinea di “essere stati capaci di lavorare in un periodo non facile”, come dichiara Irene Riva, consigliere Pd: “Si può fare sempre di più e di meglio è vero, ma può anche capitare si faccia di meno. In questo tempo, che sicuramente non è di vacche grasse, non sono stati fatti tagli né all’istruzione né alla cultura. Non è stato di certo facile, ma, come si suol dire, “la necessità aguzza l’ingegno”. Il metodo di questa amministrazione è stato positivo e a dimostrarlo, ad esempio, c’è la modalità di organizzazione dell’estate cittadina”.
La minoranza, al contrario, non valuta positivamente il bilancio di previsione e punta il dito, in particolare, sull’aumento della tassazione.
“Questo bilancio rappresenta un modus operandi che non abbiamo mai condiviso e così faremo anche oggi – dichiara Cinzia Bettega, consigliere della Lega – la Tasi ha l’aliquota più alta in tutta la provincia, per quanto riguarda la Tari, invece, è vero che è più bassa rispetto allo scorso anno, ma solo perché non vi sono i 30 centesimi al metro cubo che bisognava obbligatoriamente versare allo Stato. In merito all’Imu, infine, avete messo un’aliquota estremamente alta sulle attività imprenditoriali. Questo è l’ultimo bilancio preventivo che presentate, avevate scritto tante belle cose, volevate dare un altro modus vivendi alla città, ma, invece, avete fornito confusione. E’ vero che sono stati anni difficili, ma non avete iniziato nemmeno una grande opera, niente che lascerete in eredità, per i giovani non avete fatto nulla, non c’è stata una politica vera sul turismo, non sono stati riqualificati nemmeno i luoghi manzoniani e non abbiamo nulla in merito all’expo…questo bilancio non lo possiamo condividere”.
Aumento che secondo il capogruppo Stefano Citterio invece non esisterebbe: “Questo è l’ennesimo bilancio difficile, l’amministrazione sta caparbiamente cercando di estinguere l’indebitamento e lasciamo alla città 11 milioni di euro di indebitamento in meno. Inoltre abbiamo contenuto la pressione tributaria: l’Irpef è rimasta invariata, la Tasi è stata inserita con importanti mitigazioni, dalle detrazioni per i figli a carico a quelle per le
abitazioni più modeste. Per quanto riguarda l’Imu, infine, abbiamo inserito la possibilità di comodato d’uso per genitori e figli”.
Salvatore Rizzolino, consigliere Pd, invece, chiede una “collaborazione alla minoranza per contrastare il modus operandi dello Stato Centrale che ha effettuato una netta riduzione dei trasferimenti ai Comuni”.
“I trasferimenti dello Stato al comune di Lecco quest’anno corrispondono a 317 mila euro, ovvero niente – precisa Rizzolino – forse a Roma si sono scordati dell’esistenza di Lecco. Lo scorso anno i trasferimenti sono stati 5 milioni di euro, comprensivi della restituzione dell’Imu, nel 2008, invece, ammontavano a circa 10 milioni di euro: è chiaro il procedimento politico, vi è l’intenzione di dire ai comuni di arrangiarsi a recupere le loro impostazioni dando a questi gli strumenti per la pressione fiscale. Questo per alcuni potrebbe essere un sistema virtuoso che responsabilizza sia cittadini che amministratori, ma qui si innestano aspetti non particolarmente virtuosi per l’ente Comune, come il patto di stabilità che i proibisce di spendere quello che vorremmo. In questi termini io mi sento fregato due volte: come cittadino e come amministratore”.
Alla fine il bilancio di previsione è stato approvato grazie al voto favorevole della maggioranza e nonostante quello contrario della minoranza.