LECCO – Il piano casa 2014 è diventato legge la scorsa settimana, obbligando il governo Renzi a chiedere la fiducia per l’ennesima volta alle Camere.Voluto strenuamente dal ministro per le Infrastrutture Maurizio Lupi, e supportato con forza anche dal premier Matteo Renzi.
Nel 2013 sono state emesse 73.385 sentenze di sfratto,di cui 65.302 per morosità incolpevole.Ben 700.000 famiglie si trovano nelle graduatorie dei comuni per l’ accesso all’ edilizia popolare,ma ben poche hanno qualche possibilità di trovare una risposta.
A fronte di questa situazione,il governo non solo ha stanziato risorse inadeguate rispetto a cio’ che servirebbe,non solo ha deciso il blocco di sfratti,non solo preme ulteriormente sull’ acceleratore delle dismissioni del patrimonio abitativo pubblico,ma ha dichiarato guerra contro chi lotta,ha infatto assunto come priorità la repressione delle occupazioni di immobili,che in tante situazioni rappresentano l’ unica vera alternativa agli sfratti.’Il piano per la casa’ prevede-ai primi due commi dell’ articolo 5- per gli occupanti il taglio di luce e gas e addirittura la decadenza del diritto di residenza:una misura senza precedenti perchè senza residenza non si può votare,non ci si può curare,non si può ricevere una pensione,non si può richiedere una casa popolare e per i minori ,la cui residenza dipende da quella dei genitori,significa l’ impossibilità di iscriversi a scuola.Privare ad un nucleo famigliare della residenza significa emarginarla uteriormente.
Tale misura è chiaramente incostituzionale,il ‘Piano per la casa’ dovrebbe aiutare le cittadine e icittadini in difficoltà abitativa,e invece li punisce ulteriormente.
Per questo chiediamo:
-che il governo faccia marcia indietro su ulteriori dismissioni del patrimonio abitativo pubblico e finanzi in maniera adeguata le politiche pubbliche per la casa per far fronte alla grande emergenza abitativa.Per finanziarlo può essere introdotta una vera patrimoniale sulle grandi ricchezze immobiliari e finanziarie a partire da 700.000 euro,tagliando grandi opere inutili come la tav in val di Susa,riducendo l’ enorme finanziamento stanziato dal governo Renzi per il fondo salva stati(60miliardi di euro)
-l’ abrogazione dei primi due commi articolo 5 del ‘Piano per la casa’,incostituzionale e insensato.
-che i sindaci e i consigli comunali prendano nel frattempo posizione e disobbediscano a quanto disposto dall’ articolo 5. I comuni sono tenuti a far rispettare il diritto alla residenza,e possono essere sanzionati se vengono meno a questo dovere.