Wall Street passa al Comune tra le critiche delle minoranze

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L’ingresso dell’ex pizzeria Wall Street

LECCO – L’ex pizzeria “Wall Street” passa nelle mani del Comune ed entro maggio 2015, in occasione di Expo, dovrebbe essere tutto pronto per far partire il progetto “Wall Street Lecco. I Sapori e i Saperi della legalità”, promosso dall’associazione Libera.

Confiscata al clan Coco Trovato nel 1996, la pizzeria “Wall Street” viene acquisita al patrimonio del Comune nel 2006, ma il progetto allora pensato per il recupero dell’immobile a fini sociali naufraga a causa degli elevati costi di ristrutturazione e costringe i locali di via Belfiore in una situazione di degrado e abbandono.

Tre anni dopo la Prefettura di Lecco propone una permuta tra i locali in suo possesso, sempre confiscati a clan mafiosi, ovvero l’ex pizzeria

“Giglio” di via Ghislanzoni e l’appartamento di via Adamello. Il Comune decide di accettare e pensa di trasformare il “Giglio” in un centro di aggregazione per anziani e l’appartamento di via Adamello in un centro di accoglienza temporanea per adulti in difficoltà.

Nel 2012, invece, l’associazione Libera propone di riaprire a fini sociali l’ex pizzeria “Wall Street”, ora adibita ad archivio e deposito della Prefettura, e presenta il progetto “Wall Street Lecco. I Sapori e i Saperi della legalità” dal costo totale di circa 700 mila euro. L’anno successivo l’amministrazione cittadina decide di appoggiare tale progetto, stanziando 100 mila euro di finanziamento e facendo nuovamente richiesta di rientrare in possesso dei locali di via Belfiore.

La richiesta è stata accolta e, durante la riunione di lunedì sera a Palazzo Bovara , il consiglio comunale ha deliberato riguardo all’accettazione della proprietà dei locali di via Belfiore: ora il Comune è ufficialmente in possesso dell’ex pizzeria.

“Questa formalmente è la prima volta che l’ex pizzeria viene intestata al Comune – spiega il sindaco Virginio Brivio – e ora ci sono dei progetti per ognuno dei tre beni confiscati alla mafia, dove il nostro investimento economico è, tutto sommato, piuttosto contenuto. Questo è, quindi, il termine di un percorso a volte accidentato e sarà un importante risultato per tutta la città”.

Tornare a parlare di “Wall Street” in aula consiliare, per alcuni consiglieri di minoranza è l’occasione di ricordare il terremoto “Metastasi”, che per mesi ha sconvolto l’amministrazione cittadina.

“A fine mandato portate avanti questa operazione, senza sapere quando vi costerà e rischiando di lasciare in eredità l’ennesimo cantiere aperto – accusa il consigliere Ncd Angela Fortino – la cronaca dell’ultimo periodo, poi, ci fa capire che non sarà certo l’acquisizione di Wall Street a sconfiggere la mafia, ma che necessiterebbe una cultura in merito. Cultura che è mancata proprio tra gli eletti nelle file del Pd”.

“Da sei mesi un consigliere eletto nelle file della maggioranza è ancora in carcere, non dobbiamo dimenticarlo” sottolinea Giulio De Capitani, capogruppo della Lega in consiglio. “C’è ancora qualcuno, che era stato eletto in questa maggioranza con delle accuse ben precise, che attualmente si trova ancora in carcere – gli fa eco il compagno di partito Giovanni Colombo – questo nuovo progetto nei locali di via Belfiore sarà un segno per indicare che la mafia a Lecco è stata combattuta ed è stato fatto qualcosa di tangibile, ma io non mancherò mai di vigilare su tutto quello che succederà perché non mi fido più di nessuno”.