LECCO – “Siamo qui per impegnarci a ricostruire il centrodestra”. L’ex ministro Gianni Alemanno, in visita a Lecco con i colleghi locali di Fratelli D’Italia e dell’associazione “Prima L’Italia” Giovanni Vergottini, Pamela Maggi e Carlo Di Pietrantonio, parla dei suoi futuri progetti politici.
“A breve nove regioni andranno al voto – spiega Alemanno – e per noi questo sarà un buon laboratorio per riuscire a ricostruire un centrodestra compatto. Le politiche regionali hanno temi più semplici e meno divaricanti, quindi sarà più facile trovare punti d’incontro con i vari partiti della destra italiana. Non vogliamo assemblare a tutti i costi le varie fazioni che non si collocano a sinistra, ma vogliamo edificare un progetto che offra una valida alternativa a Renzi e al suo centrosinistra e che sappia portare avanti temi e proposte innovative e, per garantire la giusta rappresentanza delle varie correnti, vogliamo istituire le elezioni primarie per la scelta dei candidati”.
I temi su cui l’ex sindaco di Roma si concentra sono la crisi economica, il rapporto tra Italia e Unione Europea, le politiche nazionali in termini di immigrazione e la lotta al fondamentalismo islamico.
“Nelle regioni del Nord Italia si sta assistendo a una desertificazione imprenditoriale dovuta alla forte tassazione e alla burocrazia che spingono gli imprenditori a spostarsi all’estero – continua Alemanno – per far fronte alla crisi non basta giocare sull’abolizione o meno dell’articolo 18, che di per sé non porterà nuove assunzioni, ma dobbiamo pensare a un progetto di tutoraggio per le imprese, per offrire loro un’assistenza allo sviluppo, e sarebbe utile pensare a creare delle aree franche per alleviare la pressione fiscale. Il tutto rinegoziando i rapporti con l’Europa, perché così come sono lasciano gioco facile al dumping che i Paesi più forti attuano nei confronti di quelli più deboli”.
“Altri punti importanti su cui concentrarsi sono la situazione dell’immigrazione e il controllo del fondamentalismo islamico – conclude l’ex ministro – vogliamo che Mare Nostrum venga subito abolita perché continuiamo a importare dei poveri disperati che, arrivati qui, ci costano 40 euro al giorno, pesando sia sulla situazione lavorativa italiana, che sul nostro sistema sociale. Per quanto riguarda i fondamentalisti islamici, invece, vogliamo che l’Italia partecipi alla coalizione contro l’Isis e che sul territorio vengano fatti dei controlli per evitare che si formino nuclei terroristici: la principale moschea di Roma è controllata dalle ambasciate e non si sono mai verificati problemi, mentre nascono moschee semi abusive che sfuggono ai controlli e possono rappresentare un potenziale pericolo”.
Gianni Alemanno si sofferma, infine, sulla situazione politica lecchese: “Anche nella città di Lecco vogliamo che nasca un centrodestra compatto, usando il prezioso strumento delle elezioni primarie che permettono di fare una scelta equa e non affrettata”.