Rancio: le campane di Santa Maria Assunta sono tornate (foto e video)

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LECCO – Dopo un anno e nove mesi le cinque campane della chiesa di Santa Maria Assunta di Rancio sono state riposizionate sul campanile. Tolte il 18 gennaio del 2013 e trasportate a Pozzuolo Martesana (MI) le campane sono state revisionate e dotate di alcuni ammodernamenti tecnici da parte dei professionisti della ditta AEI Perego che ha eseguito i lavori. Oggi, giovedì 16 ottobre, a distanza di quasi due anni sono state riposizionate dalla ditta Impresa Edile Rigamonti di Rigamonti Luigi e Carlo snc.

Di buon mattino, grazie all’utilizzo di una gru, le campane, una ad una, sono state ricollocate sul campanile (a sua volta risistemato) operazione durata praticamente tutta la giornata.

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Una storia lunghissima quelle delle campane della chiesa di Santa Maria Assunta di Rancio, due delle quali sono state realizzate nel lontano 1881 dalla ditta Pruneri di Cosio Valtellino (SO) e installate sul campanile nel 1887. Successivamente, nel 1906, sono state collocate le altre tre.
L’occasione che portò la parrocchia di Rancio a decidere di completare il concerto campanario con il collocamento di altre tre campane fu il cedimento della cupola di rame posta sulla sommità del campanile avvenuto a causa del forte vento, da qui la decisione di sostituire la copertura in rame con una in cemento armato e di aggiungere le tre nuove campane che furono commissionate sempre alla ditta valtellinese.

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Il piccolo tesoro rancese nel 1943 rischiò di essere rovinato per sempre, quando in epoca di guerra e per risaputi scopi bellici vennero requisite le due campane più grosse, tra cui il campanone di 22 quintali, e portate a Seregno, insieme ad altre due prese dalle chiese di Rancio Alto e Castione; tornarono a Rancio circa un anno dopo, nel 1944, a seguito del pagamento di un riscatto di 14.500 lire.

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Monsignore Giuseppe Locatelli a fianco del campanone Cristi Salvatore di 22 quintali più 8 di castello

 

Ognuna di esse ha un nome e a ricordarlo è monsignor Giuseppe Locatelli che risiede nella casa posta a fianco del campanile: “La più grossa si chiama Cristo Salvatore, le due mezzane sono Madonna Assunta e San Giuseppe mentre le due più piccole si chiamano San Giovanni Battista e Angeli Custodi. Il ritorno delle campane era molto atteso – prosegue don Giuseppe – i lavori sono stati lunghi e non sono mancati gli imprevisti e oggi finalmente le rivediamo nuovamente sul campanile”. Un’altra caratteristica delle campane di Rancio, è quella di essere dotate di un’antica tastiera in legno, simile a quella di un pianoforte, con la quale il “campanaro” le faceva suonare, tastiera ancora funzionante, ma oggi scalzata dalla tecnologia.

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