MANDELLO – “Abbiamo il piacere di poter annunciare alla numerosa e meritevole classe dei nostri lettori questa importante novità: che la prossima primavera verrà lanciata sul nostro mercato una nuova macchina italiana per opera di una forte Società Anonima che si è costituita in questi ultimi mesi con lo scopo di creare un tipo di motocicletta standardizzato che possa degnamente competere con i migliori prodotti del mondo”.
Era il dicembre 1920 e così una rivista motociclistica annunciava l’imminente nascita della motocicletta Guzzi, progettata con criteri tecnici, stilistici e funzionali nuovi e singolari.
Stava insomma per cominciare il lungo cammino della Casa motociclistica di Mandello, un cammino fatto di piloti e di moto, di ingegno e di passione, quello stesso ingegno e quella stessa passione che animavano Carlo Guzzi e che l’avevano portato a frequentare proprio a Mandello l’officina dello zio Giorgio Ripamonti, “il Feree”, conosciuto e apprezzato meccanico motorista, dove venne assemblata la prima motocicletta – la G.P. (Guzzi-Parodi) – poi presentata a Emanuele Vittorio Parodi, padre di Giorgio, che ne finanziò il progetto.
Il modello definitivo venne posto in vendita nei primi mesi del 1921, fu chiamato Normale e aveva il motore dotato di una distribuzione a valvole contrapposte, stampate in acciaio al nichel. Del 1921 è anche il debutto sportivo della Guzzi, avvenuto alla Milano-Napoli con due motociclette affidate a Mario Cavedini e ad Aldo Finzi, sportivo e uomo politico.
Carlo Guzzi, classe 1889, morì il 3 novembre 1964. E a cinquant’anni dalla sua scomparsa il Moto club che ne porta il nome e il “Guzzi club Mandello Lario” hanno voluto onorarne il nome e la memoria organizzando in occasione appunto della significativa ricorrenza una commemorazione che oggi, domenica 26 ottobre, ha visto affluire in piazza Leonardo da Vinci numerosi guzzisti provenienti da varie parti d’Italia ma anche dall’estero, in particolare dalla Svizzera e dalla Francia.
Le motociclette, molte delle quali d’epoca ma tutte ugualmente… in splendida forma, hanno sostato per buona parte della giornata nella piazza antistante il municipio di Mandello, dove era stato allestito un tendone sotto cui era collocata la postazione dell’Archivio comunale della memoria locale, che alla Guzzi e alla lunga e gloriosa storia della Casa mandellese ha dedicato nel corso degli anni ricerche e approfonditi studi sfociati nella realizzazione di targhe e nella pubblicazione di libri e guide (tra cui quattro itinerari per scoprire luoghi e eventi legati proprio al “mondo Guzzi”) di grande interesse non soltanto per gli appassionati.
Sotto lo stesso tendone erano stati collocati anche pannelli con materiale fotografico e documenti relativi in particolare alla storia di Carlo Guzzi e a singolari aneddoti legati alla sua vita.
Apponendo la propria firma su un registro era inoltre possibile ricevere in cambio la spilla commemorativa predisposta nel 50.mo della morte di Carlo Guzzi, con il logo della manifestazione, e un adesivo legato sempre al nome dell’indimenticato progettista e imprenditore co-fondatore dell’Aquila di Mandello.
Ammiratissima (e non poteva essere diversamente) la “Norge”, la motocicletta che Giuseppe “Naco” Guzzi, fratello maggiore di Carlo, utilizzò nel 1928 per raggiungere Capo Nord dopo un tragitto di oltre seimila chilometri.
Per l’intera giornata sono anche rimasti aperti il museo storico della Guzzi e l’Antica officina di via Cavour, così come non è mancato l’omaggio di non pochi guzzisti alla tomba di Carlo Guzzi, al cimitero del paese. Decisamente interessante, a questo proposito, l’idea di predisporre un foglio illustrativo con l’indicazione dei personaggi legati con ruoli diversi al mondo della Guzzi (familiari, corridori, progettisti, meccanici e guide del museo) sepolti a loro volta nel cimitero del capoluogo.
Soddisfazione per il successo del “Carlo Guzzi day” è stata espressa da Sergio Greppi e Stefano Bonacina, presidenti rispettivamente del Moto club Carlo Guzzi e del “Guzzi club Mandello Lario”. “Carlo Guzzi meritava una giornata a lui dedicata – hanno detto – e averla proposta nel cinquantesimo della sua morte è stato particolarmente significativo”.
Da segnalare la consueta disponibilità del gruppo Alpini di Mandello, che ha allestito in piazza Leonardo da Vinci un punto di ristoro con panini e vin brulé e predisposto presso la propria sede un accurato (e apprezzato) servizio di cucina.
DI SEGUITO, LA GALLERIA FOTOGRAFICA DEL “CARLO GUZZI DAY” DI DOMENICA 26 OTTOBRE A MANDELLO LARIO