ABBADIA LARIANA – Suo nonno Arturo era un appassionato coltivatore. Lui, ingegnere meccanico residente ad Abbadia Lariana, tempo addietro ha creduto che fosse arrivato il momento per una scelta di vita per così dire alternativa alla sua professione. Ha cioè guardato alla possibilità di creare un’azienda agricola e per prima cosa si è mobilitato per recuperare un vecchio vigneto a Linzanico, la frazione in cui abita.
A partire appunto da quel vigneto, esteso su una superficie di circa 2.000 metri quadrati e che comprende anche ceppi vecchi di almeno sette decenni, Marco Riva ha iniziato a immaginare il suo futuro.
La scorsa primavera, poi, ad Abbadia si è votato per eleggere il sindaco e rinnovare il consiglio comunale e così anche a lui, candidato consigliere nella lista “In movimento per Abbadia” vicina ai “5 Stelle”, nelle settimane che hanno preceduto il voto di fine maggio è capitato in più di un’occasione di andare casa per casa a volantinare o per distribuire materiale elettorale. Davanti ai suoi occhi si è così spalancato un mondo per certi aspetti nuovo e comunque prima di allora non del tutto conosciuto, almeno fino in fondo.
Riva ha incontrato persone, ha chiacchierato con i suoi concittadini. E, soprattutto, si è reso conto della presenza in varie zone del suo stesso paese di anziani, ma anche di interi nuclei familiari, costretti a vivere in condizioni economicamente disagiate.
Ecco allora l’idea di chiamare a raccolta altri cittadini di Abbadia accomunati dalla passione per l’orto e di coinvolgerli in una singolare iniziativa: destinare cioè una parte dei prodotti da loro stessi coltivati (verdure di ogni tipo, ma pure frutta) proprio a chi è nel bisogno.
Quell’appello non è caduto nel vuoto e alcuni amici di Marco, entusiasti dell’idea, si sono subito fatti avanti e si sono lasciati coinvolgere dalla proposta. “Ma le porte sono aperte a tutti – tiene a sottolineare Riva, affiancato in questa sua iniziativa da Margherita, animata dal suo stesso entusiasmo – e chiunque desideri aderire alla proposta degli “orti solidali” non deve fare altro che contattarmi al 333-58.33.117 oppure all’indirizzo mail marco.riva_74@libero.it“.
Va però anche oltre, l’ingegnere meccanico di Abbadia. La sua idea è infatti quella di proporre, a cadenza mensile, un mercatino a chilometro zero per poi devolvere sempre a scopo benefico il ricavato della vendita dei prodotti esposti.
“La strada è percorribile – spiega sempre Riva – anche perché io sono già iscritto alla Coldiretti. Ma è percorribile soprattutto perché, specie in tempi come questi, è assolutamente importante non sprecare l’eccedenza dei prodotti dei propri orti ma destinarla a chi ne ha bisogno”.
Ma quando potrebbe decollare l’iniziativa? “Il più presto possibile – risponde Marco Riva senza alcuna esitazione – perché non si può rimanere indifferenti di fronte a determinate situazioni di cui sono venuto a conoscenza girando Abbadia frazione per frazione, casa per casa”.