MANDELLO – Di professione operaio, è originario del Gambia. Giunto in Italia 24 anni fa da Banjul, la capitale dello Stato dell’Africa occidentale, da oltre dieci anni ha stabilito la sua residenza in riva al Lario. Abita infatti a Mandello, dopo aver vissuto inizialmente a Treviso e successivamente a Lecco.
Lui è Wandifa Fatajo e ha quattro figli: Kemo, il più grande, ha 16 anni, poi ci sono Omar, 8 anni, e Yusufa di 6, mentre il più piccolo è Huzman, 3 anni soltanto. Tutti e quattro hanno frequentato, o frequentano tuttora, le scuole dell’obbligo a Mandello e due di loro lo scorso 17 marzo avevano ricevuto nella sala del consiglio comunale di Mandello la cittadinanza civica “Ius soli”, conferita a 24 minori stranieri nati in Italia e residenti appunto a Mandello che frequentano (o hanno frequentato) la scuola dell’obbligo, così come previsto dal regolamento approvato dal consiglio comunale nel luglio dello scorso anno.
“Si tratta di un riconoscimento simbolico e tuttavia di particolare significato – aveva detto in quell’occasione il sindaco, Riccardo Mariani – in attesa che il parlamento legiferi su un argomento oltremodo importante che riguarda un gran numero di stranieri”.
“Noi abbiamo deciso che fosse opportuno anticipare i tempi – aveva aggiunto il primo cittadino – perché i gesti di accoglienza non sono meno importanti delle leggi e perché questo vuole essere il nostro modo di dare il benvenuto a chi è nato in Italia”. “Tutti noi siamo ospiti di questa terra – aveva detto sempre il sindaco – e nessuno ne è padrone”.
Significativa, va detto, la data individuata per il conferimento della cittadinanza civica, appunto il 17 marzo, Giornata nazionale della Costituzione, dell’Inno e della bandiera.
L’evento si inseriva altresì nell’ambito delle iniziative organizzate in occasione della Settimana d’azione contro il razzismo promossa dall’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali con l’intento di stimolare l’informazione e una più ampia riflessione sui temi del contrasto a qualsiasi forma di razzismo e xenofobia.
Da qualche giorno, peraltro, Fatajo e i suoi quattro figli sono a tutti gli effetti italiani. Nella sala giunta del palazzo municipale si è svolta infatti la cerimonia di conferimento della cittadinanza italiana.
Papà Wandifa si è presentato all’appuntamento con un abbigliamento che faceva esplicito riferimento ai colori della bandiera italiana, dunque al tricolore, e ha letto con non poca emozione il documento ufficiale. L’intera famiglia ha poi voluto farsi fotografare davanti al gonfalone del Comune di Mandello.
Alla cerimonia ha presenziato Maria Carizzoni, consigliere comunale con delega alle politiche migratorie. “Conosco da anni la famiglia Fatajo – ha commentato – e con piacere ricordo le numerose occasioni in cui ci siamo frequentati. E’ stata quindi anche per me un’emozione partecipare alla cerimonia e dare loro un particolare benvenuto nella nostra comunità”.
“Penso anche che il loro essere cittadini italiani – aggiunge – possa rappresentare una ricchezza per la nostra comunità. La famiglia è molto conosciuta a Mandello ed è ben inserita nel nostro tessuto. La moglie Binta lavora per una Cooperativa presso la struttura dove ha sede la Biblioteca e quando è presente, con molta semplicità ma con impagabile capacità comunicativa, porta ottimismo e leggerezza, modalità delle quali abbiamo tanto bisogno in questi tempi così poco sereni”.
“Binta – conclude Maria Carizzoni – è molto presente anche a scuola, dove conosce insegnanti e comportamenti da tenere e spesso è un buon riferimento anche per persone della sua comunità”.
DI SEGUITO, ALTRE QUATTRO IMMAGINI DELLA CERIMONIA SVOLTASI NELLA SALA GIUNTA DEL PALAZZO MUNICIPALE DI MANDELLO