PESCATE – Si è conclusa giovedì sera la festa di San Giuseppe patrono della località Torrette di Pescate, con il tradizionale falò sul lago che, come ogni anno, ha attirato molti pescatesi e non solo.
Dopo la messa dedicata al santo patrono, i pescatesi, come da tradizione, si sono spostati nel parco Le Torrette dove è stato acceso il grande falò che ha illuminato e riscaldato la serata incantando grandi e piccini.
Molte le persone presenti che, oltre ad ammirare lo spettacolo del grande fuoco, hanno potuto degustare vin brulè, salsicce e polenta preparate dagli Alpini, che da anni si occupano, in collaborazione con l’amministrazione comunale, dell’organizzazione della festa.
“E’ una festa molto antica – ha spiegato il sindaco di Pescate Dante de Capitani – che trae le sue origini dall’usanza, un tempo diffusa tra i contadini della zona, di bruciare i cumuli di ramaglie nei propri orti alla fine dell’inverno; un giorno i contadini decisero di unire le loro ramaglie in un unico falò e, da quel momento, nacque una ricorrenza che è arrivata fino ai giorni nostri. Il nostro falò è ancora uno dei pochi presenti in Italia – ha concluso il primo cittadino – poiché sempre meno sindaci si prendono ‘la briga’ di organizzare un evento come quello di stasera, poiché considerato troppo rischioso; da parte nostra invece, vi è la voglia di continuare con la tradizione non dimenticando però di rispettare le norme al fine di rendere sicuro l’evento”.
La festa di San Giuseppe era iniziata domenica scorsa con la messa solenne, poi proseguita con il pranzo comunitario offerto e organizzato dagli Alpini di Pescate, che si è tenuto sotto i tendoni del parco Le torrette e continuata poi nel pomeriggio con le bancarelle presenti sul lungolago.