Profughi ai Resinelli, dura critica del gruppo consigliare leghista di Lecco

Tempo di lettura: 4 minuti
Stefano Parolari
Stefano Parolari
Stefano Parolari

LECCO – “Quando un governo viola i diritti del popolo, l’insurrezione è, per il popolo e per ogni porzione del popolo, il più sacro dei diritti e il più indispensabile dei doveri. (Marchese de La Fayette)”, inizia con questa citazione il lungo intervento del Gruppo consigliare di minoranza della Lego Nord del comune di Lecco composto da Cinzia Bettega, Stefano Parolari, Andrea Corti e Giovanni Colombo, in merito alla questione Profughi ai Piani Resinelli.

“Siamo dipinti come razzisti e ce ne facciamo una ragione, siamo complottisti ma non cambiamo opinione. E’ dell’altro giorno la dei circa 20 uomini ospitati (forse profughi- quasi sicuramente clandestini) nella località dei Piani Resinelli simbolo del Popolo Lecchese per le sue Grigne, per le grandi imprese alpinistiche e i suoi grandi scalatori, oltre che meravigliosa meta per le vacanze e relax di anziani e famiglie. Una nuova provocazione, per dimostrarci che questa terra non è più la nostra terra, che siamo un popolo suddito e quindi vengono occupati luoghi simbolo a noi cari: i nostri luoghi di villeggiatura, le palestre delle scuole dei nostri figli, le case di riposo per i nostri anziani. Insieme a Lecco, la stessa sorte è toccata ai paesi di Esino Lario e Cremeno. Ed ora a Pian dei Resinelli. Ma se a Cremeno compare il fantasma di Mafia Capitale tutto tace”.

I leghisti poi propongono una soluzione: “Riflettiamo. A Lecco esiste un campo di emergenza della protezione civile utilizzabile come tendopoli. La cosiddetta area spettacoli viaggianti, creato dopo l’ emergenza Valtellina del 1987, adatto proprio a situazioni di estrema urgenza. E allora perchè non viene utilizzato….? Come si può pensare ai Piani Resinelli, come luogo ideale per ospitare i profughi, una località in cui non c’è nessun organo (vigili, polizia stradale, carabinieri) che possa garantire la sicurezza dei villeggianti, delle attività economiche e turistiche. Si parla di un paesino di montagna gestito da 4 comuni che si rimpallano i problemi legati alla neve, acquedotti e strade, come litigheranno su questo argomento? Nessuno si pone il problema”.

Poi proseguono: “Facciamoci anche un’altra domanda, nessuno durante l ‘estate più calda del secolo ha pensato di ospitare ai Resinelli anziani Italiani in stato di povertà? Lo Stato, la Prefettura non pensa a queste cose? Il territorio lecchese è ricco di storia e i Piani Resinelli ne sono un esempio: tana dei ‘fondatori dei Ragni’, luogo di fondazione del soccorso Alpino Nazionale, poligono clandestino delle Brigate Rosse e non va dimenticato che dalle sue stupende miniere proveniva il ferro con cui Gaio Giulio Cesare nel 49 a.c. forgiò i Gladio con cui varcò il Rubicone ed entrò in Italia. I luoghi e la loro storia hanno dei significati profondi”.

Una critica dura che non risparmia l’attuale Governo: “Il governo della Sinistra e di Renzi ha perso consenso. La democrazia è uno strumento del popolo e in un paese ‘normale’ se il Governo perde il consenso, bisognerebbe cambiarlo, rinnovarlo. Invece sta succedendo il contrario il Governo sta tentando di cambiare il popolo. Si è voluta creare l’emergenza andando a raccogliere questi uomini al di fuori delle acqua territoriali Italiane ovvero nelle acque internazionali, si è creato uno scandaloso giro d’affari prendendo degli uomini, che sono uomini esattamente come noi e affibbiandogli nomignoli cari al marketing del business dell’ accoglienza. Anche se per il diritto internazionale pochi avranno lo Status di profughi e molti quello di clandestini (anche oggi per la legge Italiana sono clandestini). In sostanza si predica l’ accoglienza come atto umanitario benefico, ma lo scopo è il bonifico”.

Quindi concludono: “Gli altri Paesi della comunità Europea con acque nazionali nel mediterraneo come Grecia, Spagna e Francia stanno praticando politiche diametralmente opposte a quella del Governo Italiano pur essendo soggetti alle stesse leggi internazionali e agli stessi trattati. La Francia a Ventimiglia l’ Inghilterra nella Manica, l’ Austria alle frontiere ci stanno dimostrando chiaramente che i trattati se ci sono possono non essere rispettati. Noi vogliamo un paese normale: dove gli alberghi siano per i turisti, le scuole per gli alunni e le montagne per turisti, alpinisti e mucche. Noi vogliamo un paese normale, dove prima viene il popolo sovrano. Lo Stato Italiano, si comporti come tutti gli Stati Europei che prima rispettano i diritti, le idee e le aspirazioni dei loro popoli, lasciando ai legittimi proprietari la terra i suoi luoghi e la loro storia. Perché quando un governo viola i diritti del proprio popolo, l’insurrezione è il più sacro dei diritti e il più indispensabile dei doveri”